Terminata la pausa estiva la F1 torna in pista sul circuito belga di Spa. Andiamo ad analizzare le novità tecniche portate da Ferrari e Mercedes.
Il circuito di Spa-Francorchamps inaugura la stagione di F1 dei circuiti superveloci insieme a quello di Monza. Il circuito belga annovera tra le sue caratteristiche principali quella di avere le velocità medie sul giro molto alte distribuite tra i curvoni veloci e i grandi allunghi. I team quindi spostano la loro attenzione sull’efficienza aerodinamica con assetti a basso carico per avere una maggiore velocità di punta. Rispetto a Monza, tuttavia, Spa presenta un settore centrale molto guidato e due staccate importanti, quella di Les Combes e la Bus stop; per cui non è strano vedere alcuni team con un assetto leggermente più carico.
Ferrari
La Ferrari, per progettazione e filosofia dell’auto, punta ad ottenere un importante risultato sia a Spa che a Monza. Infatti la Rossa di Maranello nel corso della stagione ha palesato un problema di carico aerodinamico nelle curve lente e nei settori guidati. Questo deficit può essere un’arma vincente sui lunghi rettilinei di Spa e di Monza. Infatti, con un minor carico aerodinamico si punta ad avere una maggiore velocità. F1 Spa
Nelle prove libere del venerdì i tecnici Ferrari hanno fatto testare un’ala anteriore a basso carico. Infatti, come indicato nell’immagine, il flap superiore, l’upper flap presenta un diverso angolo d’attacco che è prossimo ai 0°; questo permette sia di incrementare l’effetto outwash sia di ridurre la resistenza all’avanzamento a vantaggio dell’efficienza aerodinamica. Infatti, per la teoria dei profili sottili, per avere portanza/deportanza il prezzo da pagare è la resistenza indotta; minore sarà la resistenza indotta e maggiore sarà l’efficienza del profilo.
La conseguenza della modifica dell’inclinazione del flap superiore è che anche la paratia laterale è stata modificata. In foto si può notare come l’endplate presenti una curvatura maggiore verso l’esterno per convogliare i flussi verso le turbolenze generate dalla rotazione degli pneumatici.
Per migliorare la distribuzione dei flussi, i tecnici di Maranello hanno modificato anche il muso. Infatti sono comparsi 4 soffiaggi per dare più energia al flusso che viene convogliato nella parte inferiore della vettura e che serve a far lavorare il fondo.
Per quanto concerne il posteriore, la Ferrari ha optato per un’ala con un main plane con un profilo lineare, ossia una configurazione a basso carico; infatti a parità di velocità una superficie maggiore genera un carico minore e viceversa. Nella zona terminale del cofano motore è apparsa una appendice per migliorare i flussi che vengono indirizzati al posteriore dove l’aria esterna interagisce con i flussi provenienti dall’estrattore e dall’ala posteriore; la loro interazione determina la formazione della scia.
Mercedes
La casa di Stoccarda a Spa fa debuttare la nuova specifica della sua power unit; tuttavia anche dal punto di vista aerodinamico la Mercedes presenta delle soluzioni interessanti. All’anteriore i tecnici di Stoccarda hanno mantenuto la configurazione a 4 flap con il terzo intagliato per avere un doppio generatore di vortici e incrementare il vortice Y250. Rispetto alla Ferrari il flap superiore ha un’inclinazione più accentuata per avere un maggior carico aerodinamico.
Ma la differenza maggiore tra i due team è al posteriore; come abbiamo detto in precedenza, il main plane della Ferrari ha un andamento lineare mentre quello Mercedes ha una forma convessa al centro del profilo (in gergo si dice che presenta una svergolatura verso il basso): minor superficie a parità di velocità e più carico aerodinamico e di conseguenza anche più resistenza all’avanzamento. I tecnici di Stoccarda hanno inoltre presentato al posteriore la doppia T-wing per avere una miglior trazione e guidabilità.
Un’altra differenza è sugli endplates su cui in Mercedes hanno inserito dei piccoli flap e dei soffiaggi di dimensioni maggiori ma in numero minore rispetto alla Ferrari.
Da questo quindi si comprende in una prima analisi come l’attenzione della Ferrari sia rivolta ad una pulizia dei flussi per incrementare la velocità di punta; Mercedes d’altro canto punta ad avere una maggiore trazione e stabilità nel settore centrale. Ovviamente oltre all’aerodinamica sarà determinante lavorare sul tipo di assetto per adattarsi al meglio alle curve veloci e agli allunghi del tracciato delle Ardenne.
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F1 | GP Belgio – Sintesi prove libere 2: Ferrari domina sui giri secchi, ma sul passo gara è lontana