Sprint Race rocambolesca nel GP del Belgio dopo la pioggia: caos pit stop e contatti ma vince sempre Verstappen, errori Ferrari ai box.
Come per la Qualifica Shootout, anche l’inizio della sprint race viene ritardato a causa di un improvviso scroscio di pioggia che ha letteralmente allagato il circuito. Tutti i piloti vengono, così, obbligati a partire con gomma full wet nonostante, nell’attesa della bandiera verde, la pista si sia asciugata piuttosto rapidamente.
La Safety Car guida il gruppo, poi il caos pit stop:
Le vetture compiono i primi cinque giri alle spalle della Safety Car. Condizioni molto complicate, soprattutto per chi, nelle retrovie, viene travolto dall’acqua sollevata da chi precede. “Visibilità non semplice” lamenta Leclerc via durante i giri di formazione. “La pista è da intermedie“, incalza invece Russell.
Nonostante l’approccio cauto della FIA, una volta rientrata la vettura di sicurezza in pista è il caos. Mezza griglia sceglie di rientrare per montare le gomme intermedie, con le squadre che scelgono di diversificare le strategie tra i due piloti. In Pit Lane la confusione regna sovrana, con Sainz vittima di un Pit Stop lento che lo relega in sesta posizione.
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Al termine del primo giro senza Safety Car anche i piloti rimasti su Full Wet scelgono di rientrare. Così Verstappen prende la via della Pit Lane, seguito da Leclerc. Proprio il ferrarista, tuttavia, è costretto ad attendere il transito del gruppo prima di poter riprendere la corsia box dopo un Pit lento, riemergendo in settima posizione.
Dopo il valzer dei pit stop in testa al gruppo c’è Oscar Piastri. Dietro di lui Verstappen e Pierre Gasly. Nei primi passaggi nessuno azzarda sorpassi, con ancora tanta acqua in pista. Un nuovo colpo di scena arriva al giro quattro, con Alonso che perde controllo della sua vettura a Pouhon. L’asturiano è costretto al ritiro e la vettura di sicurezza riprende la testa del gruppo.
Alonso out, contatto Perez-Hamilton:
Dopo un solo giro in regime di Safety Car, la corsa riparte con Piastri a gestire il restart. Il giovane australiano è però facile preda per Verstappen che lo sopravanza con facilità nel rettilineo del Kemmel. Se Max conquista, così, la testa della corsa, a Perez non va altrettanto bene. Il messicano è sotto attacco da parte di Lewis Hamilton, con i due che arrivano al contatto nel terzo settore. Checo, complice il danneggiamento della pancia destra della sua RB19, sarà costretto al ritiro. Penalizzato di cinque secondi, invece, l’inglese.
Salgono in quinta e sesta le due Ferrari, con Sainz e Leclerc autori di due grandi sorpassi proprio sulla vettura di Perez. Consapevole della penalità, all’ottavo passaggio Hamilton insidia il terzo posto di Gasly, pur senza riuscire a sopravanzarlo. Fa meglio di lui il compagno Russell, che passa in sequenza Ricciardo e Ocon salendo in ottava.
Al termine di soli undici giri, a trionfare è Max Verstappen. Dietro di lui Oscar Piastri, che nulla ha potuto nei confronti dell’olandese. Bene anche Gasly, terzo. Quarta e quinta le due Ferrari, con quale rammarico gli errori in corsia box. Deluso anche Hamilton dopo la penalità inflittogli dai commissari.
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