La pioggia caduta ad intermittenza durante le qualifiche stravolge le gerarchie. Sarà Kevin Magnussen con la Haas a porsi davanti a tutti sulla griglia di partenza della gara sprint del GP del Brasile.

Interlagos regala forti emozioni da sempre, a maggior ragione se ci si mette di mezzo anche la pioggia. Se poi la pioggia viene giù ad intermittenza e soltanto in alcuni punti del tracciato, beh le possibilità che qualcosa di sorprendente possa accadere aumentano ulteriormente. Ed è proprio ciò che è successo questo venerdì nel corso delle qualifiche.
Kevin Magnussen e la Haas non si sono fatti pregare ed hanno colto al volo l’occasione della vita. Manco dirlo, è ovviamente la prima pole position sia per il danese che per il team americano, il più giovane della Formula 1, entrato nel Circus nel 2016. Una grande opportunità dunque per mettere a referto punti sia nella Sprint del sabato che nella gara di domenica.
Ricordiamo infatti che la Haas è in lotta con l’AlphaTauri per l’ottava posizione nel mondiale costruttori. Le vetture di Faenza sono entrambe fuori dalla top 10, con Pierre Gasly in P12 e Yuki Tsunoda in P19, in ultima fila.
Per una Haas che parte davanti a tutti, ce n’è una che chiude il gruppo. Mick Schumacher ha scelto proprio il momento sbagliato per stampare l’ultimo tempo in qualifica. Il tedesco, dopo una stagione deludente, si sta ancora giocando il sedile con il connazionale Nico Hulkenberg e il GP del Brasile potrebbe essere la sua ultima possibilità per ottenere un buon risultato e mettere in difficoltà Gunther Steiner. L’inizio del weekend non è stato certamente dei migliori, per usare un eufemismo.
Dopo una stagione all’insegna del numero 1, Max Verstappen deve accontentarsi della piazza d’onore, che gli consentirà comunque di scattare dalla prima fila. Il suo compagno di squadra Sergio Perez, rimasto bloccato dietro Leclerc con gomme intermedie, non è riuscito a far segnare un buon tempo prima dell’arrivo della pioggia e partirà solo nono.
La seconda fila sarà composta dalle giovani speranza inglesi: George Russell con la Mercedes e Lando Norris con la McLaren. Proprio il campione 2018 di Formula 2 ha commesso un errore ed è rimasto bloccato sulla ghiaia, causando la bandiera rossa che di fatto ha posto fine alle qualifiche. Il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, solitamente specialista di queste condizioni, ha invece ottenuto soltanto l’ottavo tempo.
Veniamo ora alla Ferrari. La situazione nel box di Maranello è quasi tragicomica. In ogni weekend di gara sembra di rivivere un déjà-vu, con l’errore del muretto che è sempre dietro l’angolo e che immancabilmente arriva, puntuale come un orologio svizzero. A maggior ragione se il tutto è complicato da una situazione meteorologica variabile come quella del venerdì di San Paolo. Per non parlare del sempre dubbioso ingegnere di pista di Leclerc, Xavier Marcos, mai sicuro sul da farsi e titubante nel comunicare le decisioni al suo pilota.
La rabbia del pilota monegasco, che ha sempre difeso la squadra nonostante in questa stagione gliene abbiano combinate davvero di ogni, era davvero lampante al termine delle qualifiche. Dalle Hard dell’Ungheria alle intermedie del Brasile verrebbe da dire. Eppure dal team principal, Mattia Binotto, si sente sempre affermare che la squadra è ok, che non ci saranno cambiamenti e che il problema è la vettura.
Parlando del risultato delle qualifiche, Charles Leclerc non è riuscito ad ottenere un tempo cronometrato prima della bandiera rossa e partirà dalla P10. Quantomeno il weekend con la Sprint gli permette una doppia possibilità di rimontare. Carlos Sainz scatterà invece dalla quinta casella. Si ricorda che lo spagnolo ha montato il sesto motore termico e sconterà 5 posizioni di penalità sulla griglia di domenica.
GP Brasile – Griglia di partenza Sprint

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