Gunther Steiner è fiducioso che le caratteristiche del circuito di Montreal e le mescole morbide scelte dalla Pirelli per questa gara siano favorevoli alla Haas. Haas GP Canada.
La lotta a centrogruppo in questo mondiale di Formula 1 2019 è davvero serrata, come si poteva già prevedere dai test prestagionali. Alle spalle dei tre top team e davanti alla cenerentola Williams, le cinque monoposto nel mezzo stanno garantendo prestazioni molto simili fra loro. Haas GP Canada.
La Haas si situa momentaneamente in sesta posizione, a pari punti con la Toro Rosso e staccata di un punto dalla Racing Point. A portare più in alto possibile la scuderia americana, così come l’anno scorso, ci sta pensando Kevin Magnussen, ottavo nella classifica piloti con 14 punti, a meno quattro da Carlos Sainz.
Più difficile, così come nella passata stagione, l’avvio di 2019 di Romain Grosjean, che ha soltanto due punti all’attivo. Il pilota francese è comunque riuscito a togliere lo zero dalla propria casella grazie ai due decimi posti di Barcellona e Monte Carlo, ma da lui ci si aspetta sicuramente di più.
Dopo le prime gare in cui la vettura ha faticato molto a scaldare le gomme, il team sembra aver trovato il bandolo della matassa con gli aggiornamenti aerodinamici portati a Barcellona. Difatti nelle ultime due gare, la Haas pare tornata la migliore fra le vetture di centrogruppo, anche se poi a Monte Carlo il potenziale della macchina non è stato ottimizzato a causa di errori di strategia e sfortune varie.
Il team principal Gunther Steiner può comunque guardare con estrema fiduciosa all’appuntamento nordamericano ed anche alle prossime gare. In Canada infatti le due vetture potranno contare sul surplus di potenza garantito dalla seconda evoluzione del motore Ferrari. Propulsore già utilizzato a Monte Carlo, ma che mostrerà il suo vero potenziale su una pista come quella canadese, in cui si raggiungono velocità elevatissime in ben quattro punti del circuito.
“Le prestazioni del nuovo motore sono state ottime“, dichiara Steiner. “Non ci sono stati problemi. Monaco, come sappiamo, non è una pista in cui la potenza fa una grande differenza. È sempre bello averne, ma non fa una grande differenza. In Canada, vedremo davvero quanto il motore è migliore. Speriamo sia una buona spinta e che faccia quello che dovrebbe fare”.
Altro fattore che può giocare a favore del team americano sono le mescole più morbide (C5, C4, C3) che la Pirelli ha deciso di portare a Montreal e che avvantaggiano quelle vetture che hanno maggiore difficoltà a portare in temperatura le coperture.
“Siamo un po’ più speranzosi di quanto forse lo fossimo circa quattro settimane fa”, prosegue il manager altoatesino. “La famiglia delle gomme morbide a Monaco ha funzionato piuttosto bene con le nostre macchine. Quindi speriamo di poterle far funzionare e di portarle in temperatura anche in Canada. Lo sapremo solo dopo le prove del venerdì. È troppo presto per dirlo.”
“Penso che abbiamo compreso la macchina, ma non siamo sicuri al 100 percento delle gomme. Perché è una condizione specifica della pista se la gomme vadano o meno in temperatura. L’unica prova è quando arrivi e giri al venerdì per vedere che cosa puoi ottenere. Siamo un po’ più ottimisti di quanto non fossimo circa quattro settimane fa.”
Queste prime quattro gare hanno messo in mostra una Haas davvero in forma in qualifica, in cui può contare sull’estrema potenza garantita dalla Power Unit Ferrari, ma con maggiori difficoltà in gara: “Le qualifiche sono sempre importanti, ma non è sempre così, come abbiamo visto a Monaco. Abbiamo qualificato Kevin sesto, che poi è partito quinto con la penalità di Gasly, ma è arrivato fuori dalla zona punti. La gara è ancora importante, non è solo una gara di qualificazione. Certo, la qualifica è sempre importante, comunque. Ti aiuta a vedere quanto sei veloce.”
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