F1 | GP Canada, Anteprima Pirelli – Circuito cittadino, meteo variabile e pit lane corta: un mix che può rimescolare le carte

Pirelli si aspetta un basso degrado delle gomme a Montreal, sede del GP del Canada di F1, ma la singola sosta è tutt’altro che scontata per una serie di fattori.

Dopo un weekend di pausa, il Circus attraversa nuovamente l’Atlantico in vista del GP del Canada, classico appuntamento di metà/fine giugno. Dopo l’emozionante vittoria a Monaco di Leclerc, il quale ha finalmente sfatato il tabù della gara di casa, c’è grande attesa per la gara di Montreal. Per il GP del Canada, nono appuntamento del mondiale 2024 di F1, la Pirelli ha optato, come di consueto, per le mescola più morbide, ossia C3 (Hard – banda bianca), C4 (Medium – banda gialla) e C5 (Soft – banda rossa).

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La partenza del GP del Canada 2023 – Credits: XPB Images / RaceFans.net

Le ultime gare ci hanno restituito una nuova Formula 1 che non si vedeva da un bel pezzo. Infatti, grazie agli ultimi pacchetti di aggiornamenti con cui hanno equipaggiato le rispettive monoposto, Ferrari e McLaren sembrano ormai a un passo dalle prestazioni della Red Bull.

Si prospetta così un eccitante prosieguo di 2024 con tre monoposto in grado di contendersi le vittorie dei gran premi. Le paure di una nuova stagione dominata da Max Verstappen vengono scacciate sempre più con il passare delle gare.

Dopo Monaco, si correrà nuovamente su un tracciato cittadino dove la gestione della vettura sui cordoli risulta fondamentale. Questa non è certamente una buona notizia per la Red Bull. Ma la configurazione del circuito dedicato a Gilles Villeneuve è molto diversa rispetto a quello monegasco. Il tracciato canadese è infatti da basso carico, con quattro lunghi rettilinei che vengono incontro alle caratteristiche della RB20.

Montreal è infatti la più classica delle piste stop and go, in cui trazione e frenata la fanno da padrone. I trasferimenti di carico longitudinali prevalgono quindi nettamente su quelli laterali, essendo il circuito essenzialmente privo di curve a medio-alta velocità.

Inoltre, il manto stradale è stato appena riasfaltato, ma le caratteristiche di bassa abrasività dovrebbero essere confermate. Quella canadese è così una delle gare con il più basso della stagione, tant’è che Pirelli opta sempre per le tre mescole più morbide della gamma.

Come accade in diversi circuiti stradali, il graining sarà un fenomeno da tenere sotto controllo, ma dovrebbe manifestarsi soprattutto nelle libere, con la situazione che andrà poi migliorando man mano che la pista si gomma con il trascorrere delle sessioni.

Ma, come già visto nelle passate edizioni, la strategia ad un sosta è tutt’altro che scontata per una serie di motivi. Trattandosi di un circuito cittadino che offre diverse opportunità di sorpasso, le probabilità di almeno un’uscita della Safety Car sono piuttosto elevate.

Inoltre il meteo ha fatto spesso i capricci durante la gara del Quebec, rendendo spettacolari diverse edizioni del GP Canada. E infatti, le previsioni del tempo per il prossimo weekend di gara sono tutt’altro che buone, con pioggia prevista per l’intero fine settimana.

Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è la lunghezza della pit lane di Montreal, la più breve dell’intero mondiale. Si perdono infatti appena 15 secondi per attraversarla ed effettuare il cambio gomme. Questo ha indotto spesso i team a essere aggressivi, optando per strategie a più soste.

Infine, Pirelli fornisce anche l’angolo di camber massimo e la pressione minima degli pneumatici da fermo. Questi rappresentano parametri di sicurezza che le vetture sono obbligate a rispettare.

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Credits: Pirelli

[Credits immagine di copertina: Pirelli]


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