Pierre Gasly ha concluso il suo gran premio della Cina senza acuti. Si denota qualche miglioramento rispetto alle prime due gare, ma il distacco dal compagno di squadra lascia alquanto pensare.
Partito dalla sesta posizione, ha terminato la sua gara facendo il minimo sindacale. Il francese ha mantenuto la medesima posizione praticamente per tutta la gara, disputando l’intera corsa nella terra di nessuno, distante anni luce dalla top five e con un enorme vantaggio sul resto del gruppo.
Al muretto Red Bull hanno così potuto richiamarlo ai box a tre giri dalla fine e montargli gomme nuove in modo da permettergli di fare il giro più veloce. Obiettivo centrato al penultimo;giro, “rubandolo” di pochi millesimi a Sebastian Vettel: “Sono contento di aver segnare il mio primo giro più veloce in Formula 1. Abbiamo visto che avevamo un margine molto ampio dietro sulle vetture dietro di noi negli ultimi giri, quindi abbiamo deciso di andare avanti e fare un pit stop extra che;ha funzionato. Durante la gara ho cercato di mantenere il ritmo, prendermi cura delle gomme e migliorare il feeling con la macchina.
“Sto diventando sempre più fiducioso, penso che faremo un passo ogni fine settimana. Ma naturalmente mi piacerebbe farne tre ogni volta. C’è ancora del lavoro da fare per la prossima gara, ma la cosa buona è che so cosa ho bisogno di migliorare e cosa io posso fare meglio. Siamo abbastanza felici di essere arrivati nei punti e di aver preso il punto extra per il giro più veloce. Stasera andrò in fabbrica e passerò domani e dopodomani al simulatore e lavoreremo per la prossima gara.”
Un inizio di stagione che non può certamente definirsi soddisfacente quello di Gasly. Helmut Marko non gli ha ancora perdonato i vari incidenti di cui si è reso protagonista durante i test e che hanno limitato il chilometraggio della vettura anglo-austriaca. Le prime due gare non hanno certamente aiutato il campione GP2 2016.
In Cina, Gasly ha mostrato qualche miglioramento, ma memori di quanto accaduto tre stagioni orsono, le possibilità per il giovane francese potrebbero non essere più molte. E in Toro Rosso c’è un certo Alexander Albon che ha ben impressionato nelle prime gare della sua carriera. La sua ombra sta diventando una minaccia sempre più grande nella testa del francese.