La FIA ha reso pubblica la decisione di non penalizzare Sebastian Vettel per la falsa partenza.
Sebastian Vettel ha chiuso il Gran Premio del Giappone in seconda posizione, ma un episodio al via ha rischiato di compromettere la sua gara. Vettel falsa partenza
Il tedesco partiva dalla prima posizione dopo la pole position conquistata in mattinata. Vettel tuttavia ha rilasciato la frizione qualche istante prima dello spegnimento della quinta luce rossa. La sua SF90 è quindi avanzata di qualche centimetro, prima che il pilota si fermasse e ripartisse poi effettivamente allo spegnimento dell’ultimo semaforo.
La partenza onboard di Sebastian Vettel
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— F1inGenerale (@F1inGenerale_) October 13, 2019
Dall’onboard si vede come le ruote della sua Ferrari si spostino dalla linea gialla sulle quali dovrebbero andarsi e posizionare normalmente alla partenza, ma non sono andate oltre la riga bianca che delimita la piazzola in griglia.
Il tedesco non ha tratto vantaggio dall’episodio, con l’esitazione che gli è costata la posizione a favore di Valtteri Bottas.
La decisione dei commissari
Vettel è finito quindi sotto investigazione per falsa partenza, ma non è stato sanzionato. Nel dettaglio, la decisione dei giudici a riguardo recita:
“I commissari hanno rivisto il video e la relazione della falsa partenza basata sulle informazioni provenienti da un transponder [un sensore di movimento, ndr] approvato e fornito dalla FIA e installato su ogni vettura.
Sebbene il video mostri qualche movimento, quel movimento era dentro la tolleranza accettabile del sistema di falsa partenza in Formula 1 che definisce formalmente la falsa partenza secondo l’articolo 36.13 del regolamento sportivo della Formula 1.”
L’articolo 36.13 del regolamento sportivo in merito alle false partenze stabilisce che le penalità verranno assegnate “al pilota che sia giudicato essersi mosso prima che venga dato il segnale di partenza, con il giudizio preso sulla base di un transponder approvato e fornito dalla FIA montato su ogni macchina”.
La decisione quindi è stata presa sulla base dei dati rilevati dal sensore montato sulla vettura di Vettel.
Il regolamento in questo contesto rimane abbastanza ambiguo, in quanto non presenta alcuna definizione delle tolleranze di movimento permesse e se e quale sia la sanzione da applicare qualora il pilota si fermi prima dello spegnimento dei semafori, come avvenuto oggi. Ai giudici rimane quindi ampio margine di manovra di volta in volta.
L’ultimo episodio di falsa partenza risale al Gran Premio di Russia, costato una penalizzazione a Kimi Raikkonen. In quella situazione tuttavia la vettura aveva lasciato completamente la piazzola di partenza, a differenza di quanto accaduto con Vettel a Suzuka.
Preso atto della decisione dei commissari, in Ferrari possono quindi festeggiare il secondo posto conquistato dal tedesco in terra giapponese.