La FIA ha lanciato un’investigazione per capire il motivo dell’apparizione della bandiera a scacchi digitale un giro in anticipo nel Gran Premio del Giappone. Bandiera a Scacchi Giappone
Le regole della Formula 1 parlano chiaro: la gara termina quando viene sventolata la bandiera a scacchi. E così è stato anche per il Gran Premio del Giappone, anche se il monitor ha mostrato la bandiera a scacchi un giro in anticipo. Inizialmente, infatti, i giri totali sarebbero dovuti essere 53, ma sono stati 52. Bandiera a Scacchi Giappone
Precisamente, l’articolo 43.2 delle regole della F1 stabilisce che se per qualsiasi ragione il segnale di fine gara dovesse essere mostrato alla vettura in testa prima che questa completi tutti i giri anticipatamente prescritti, la gara sarà considerata completata quando tale vettura taglia la linea del traguardo prima del segnale (cioè la bandiera a scacchi).
E quindi i risultati finali del Gran Premio del Giappone sono quelli del 52esimo giro e non del 53esimo. Per questo problema la FIA ha già avviato un’investigazione per conoscere i dettagli del problema.
Per le posizioni di testa, questo errore non comporta;alcuna variazione, ma per Sergio Perez e i suoi diretti avversari sì. Infatti il messicano ha concluso il 52esimo giro in nona posizione, finendo poi a muro nel corso del 53esimo, che però, per sua fortuna, non è stato considerato. Insomma, è come se Perez avesse schiantato la sua Racing Point nel giro di rientro ai box. Di conseguenza, il suo compagno di scuderia Lance Stroll scivola fuori;dalla zona punti, in undicesima posizione, e Nico Hülkenberg rimane decimo, e non nono, come arrivato alla fine del 53esimo giro.
I più attenti ricorderanno l’ultimo caso simile a quello di Suzuka, avvenuto poco più di anno fa al Gran Premio del Canada del 2018. In quell’occasione fu la modella Winnie Harlow a sventolare la bandiera a scacchi di stoffa con addirittura due giri di anticipo, per la gioia – anticipata – di Sebastian Vettel.
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