Il GP del Giappone della Racing Point vede Perez nono e Stroll undicesimo, con una scelta strategica che favorisce il messicano, protagonista anche dell’incidente con Gasly nel finale
La Racing Point può tornare a casa dalla trasferta di Suzuka con due punti, arrivati nonostante l’incidente finale di Perez, nono, a causa dell’esposizione della bandiera scacchi un giro prima del previsto.
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Il pilota messicano, partito 17°, ha utilizzato una strategia a doppia sosta, scelta in corsa, che lo ha avvantaggiato avendo pneumatici soft per gli ultimi 11 giri di gara, come afferma commentando la gara: Il nostro passo in gara era migliore che durante la qualifica ed ero più fiducioso nella vettura. Ho fatto una bella partenza e il team ha poi eseguito sul lavoro fantastico con la strategia. Abbiamo fatto una seconda sosta montando soft nell’ultima parte di gara e sono riuscito a andare a punti.
Sull’incidente con Gasly, che stava superando quando la bandiera a scacchi era già stata esposta, non ci sono lamentele ma rammarico per il danno fatto al team: “C’è stata confusione nel finale perché la bandiera a scacchi è uscita un giro prima e sono stato spinto fuori da Gasly quando la gara era già finita. Con le gomme fresche ero molto più veloce di lui. Ero davanti e ho lasciato abbastanza spazio, quindi non c’era bisogno di toccarsi. È deludente finire così, con una macchina rotta, ma almeno abbiamo ottenuto dei punti.”
Lance Stroll: “Mancato il passo negli ultimi 10 giri”
Lance Stroll invece, partito dodicesimo, ha dovuto lottare con la strategia a una sosta, che gli ha fatto mancare prestazione nel finale di gara: “Abbiamo avuto un primo stint buono, eravamo in top 10, ma il problema principale oggi era lottare con le gomme negli ultimi giri. Ho passato gran parte della gara dietro Gasly, che non è stato il massimo per le mie gomme, ma è stato durante gli ultimi 10 giri che ci è mancato il passo per tenere l’ottava posizione.
Eravamo su una strategia a una sosta ma forse una a due soste era la scelta migliore perché ti dà un grande vantaggio verso la fine della gara. L’abbiamo visto con Checo. Avevamo una buona posizione di partenza all’inizio della gara quindi abbiamo provato a mantenerla per ottenere i punti. Non è andata nel verso giusto oggi e analizzeremo le cose dove possiamo migliorare per la prossima volta”
Otmar Szafnauer: “C’era ben poco da scegliere tra una o due soste”
Il team principal Racing Point commenta le scelte strategiche del team che hanno penalizzato Stroll: “Oggi è stato difficile scegliere tra una o due soste e i risultati confermano che c’era ben poco da scegliere tra le due strategie. Lance ha corso all’interno della top ten per quasi tutta la gara e ha meritato di ottenere qualche punto. Ha fatto un super lavoro per respingere le Renault per un buon numero di giri, ma negli ultimi giri hanno fatto valere il loro vantaggio di gomme più nuove.
Sergio, che correva dietro a Lance, è stato in grado di giocarsi il tutto per tutto senza aver nulla da perdere e passare a una gara a due soste a una decina di giri dalla fine. Ha approfittato di un set di nuove soft per segnare un paio di punti. Bisogna ringraziare i meccanici per alcune soste molto veloci, tra cui una sosta di 2,18 secondi per Sergio, che è stata la più veloce della giornata.”
Un pensiero finale va al fornitore di motori Mercedes e alla vittoria del titolo costruttori, la sesta consecutiva: “Mi congratulo con Mercedes per il sesto titolo consecutivo costruttori – un risultato davvero incredibile”.
I risultati del GP del Giappone sono ancora sub judice, dopo la richiesta da parte della Racing Point di indagare la Renault per una presunta irregolarità. Nel caso in cui le vetture francesi fossero squalificate, le vetture di Silverstone passerebbero in ottava e nona posizione.
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