La scuderia di Grove si avvicina alla conclusione di una stagione, ancora una volta, parca di risultati. Il GP del Giappone, però, potrebbe essere per Williams occasione di rivalsa dopo le deludenti prestazioni di Sochi. Il team, relegato a un irrecuperabile decimo posto in classifica Costruttori, inizia a porre le basi per i progressi da farsi nel 2020.
“Continuiamo a crescere” GP Giappone Williams
La priorità assoluta della squadra è evitare il ripetersi del triste episodio dei test invernali 2019, dove Williams ha perso ben due giorni in pista a causa di irtardi nella fornitura delle componenti. Il ritiro di Kubica al GP di Russia pare aver evidenziato un simile problema anche nel corso della stagione, ma il senior race engineer Dave Robson lascia intendere che queste situazioni non si creeranno nella prossima stagione.
“Il Giappone è una delle grandi gare del calendario di Formula Uno.Il circuito veloce e fluido con la sua famosa configurazione a otto è una sfida per piloti, auto e pneumatici. Veniamo a Suzuka con alcuni nuovi componenti di prova da valutare mentre continuiamo i preparativi per la stagione 2020. Accanto a questi elementi di prova, condurremo la nostra consueta preparazione alla gara, che consiste nell’affinamento dell’assetto dell’auto e nella comprensione dei pneumatici. Pirelli porta a questo evento le mescole più dure della gamma 2019, pneumatici che abbiamo visto l’ultima volta a Spa e Silverstone. Dovrebbero essere adatti alle esigenze di Suzuka. Come squadra abbiamo avuto un fine settimana difficile in Russia, e arriviamo in Giappone riposati e pronti a continuare il costante miglioramento che abbiamo visto dalla metà della stagione.”
Le aspettative di Russell
Il pilota inglese, al suo primo approccio con la pista di Suzuka, non nasconde il suo entusiasmo e la sua voglia di far bene.
“Il Giappone è una gara che aspettavo da molto tempo, ed è un circuito fantastico che non vedo l’ora di guidare. I tifosi sono estremamente appassionati, ci sono stato solo una volta come pilota di riserva e anche allora è stata una grande sensazione. La natura del circuito dovrebbe essere migliore di quella di Sochi, quindi speriamo di poter mostrare un po’ più ritmo. Tutto sommato, non vedo l’ora.”
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