Dopo il Gran Premio del Belgio da vero uomo squadra, Sebastian Vettel arriva a Monza con l’ambizione di sfatare un tabù che ormai dura da ben 5 stagioni: quello di vincere il Gran Premio d’Italia con la Ferrari. Memore della sua prima vittoria con motore Ferrari nel 2008, il tedesco sogna di portare i colori del Cavallino sul gradino più alto del “podio più bello del mondo” che ormai mancano dal lontano 2010. gp italia anteprima ferrari vettel
Sebastian Vettel, resosi conto di non avere il passo per la vittoria, ha corso da vero uomo squadra il Gran Premio del Belgio permettendo a Charles Leclerc di guadagnare quei secondi preziosi su Lewis Hamilton, i quali gli hanno garantito la sua prima vittoria nella massima serie a quattro ruote. gp italia anteprima ferrari vettel
Il tedesco del Cavallino arriva a Monza con l’ambizione di sfatare un suo personale tabù che dura ormai da ben 5 stagioni: vincere il Gran Premio d’Italia con la Ferrari. Memore della sua prima vittoria con vettura spinta da motore Ferrari nel 2008, il pilota di Heppenheim sogna di riportare i colori della squadra di Maranello sul gradino più alto del “podio più bello del mondo”, che ormai mancano dal lontano 2010.
Il circuito di Monza, meglio conosciuto come “Tempio della Velocità”, rappresenta un’ardua sfida per i piloti e per gli ingegneri nella preparazione di una vettura la quale necessita una configurazione aerodinamica esclusiva volta alla ricerca di un’elevata velocità massima.
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Le parole di Sebastian Vettel gp italia anteprima ferrari vettel
“Questo weekend saremo in pista circondati dai nostri tifosi che invaderanno Monza. Questa gara per me significa molto perché mi riporta alla mente il 2008 quando vinsi qui il primo GP con un motore Ferrari che tuttavia spingeva una vettura non rossa. L’ambizione è proprio quella di sfatare questo tabù, vincere con la Ferrari. Negli scorsi anni ci siamo stati molto vicini, ma è sempre mancato l’ultimo step.”
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“Per quanto riguarda il tracciato, parliamo di un layout unico al mondo, che obbliga a gareggiare con basso carico aerodinamico e quindi con una vettura piuttosto difficile da guidare. La macchina, con ali così limitate, nelle mani del pilota sembra molto leggera e meno stabile del consueto complicando parecchio le cose in frenata.”
“I rettilinei sono intervallati da chicane piuttosto strette nelle quali bisogna trovare il giusto compromesso nell’utilizzo dei cordoli. Per questo identificare l’assetto ideale per Monza non è semplice. Se però ci si riesce allora tutto diventa più facile e, una volta preso il ritmo, è anche molto divertente.”
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