Polemica nel post gara del GP d’Italia con Sainz Sr. che prende le difese del figlio verso Ferrari: “Trovo divertente che a volte permettano certe cose”.
Con le due Red Bull ormai fuori portata e Verstappen avviato verso l’ennesimo successo (prima del grosso rischio nei giri finali) da assegnare rimaneva solamente il gradino più basso del podio del GP d’Italia. I contendenti per la terza piazza erano i due piloti Ferrari.
Sainz, scattato dalla Pole, era alle prese con qualche problema di usura e il suo compagno di box Leclerc non ha esitato nell’attaccarlo. Con nessuna comunicazione da parte del team, nonostante un significativo “ragazzi, portiamola a casa” via radio dello spagnolo, i due hanno messo in scena un duello stupendo.
Vicini più volte al contatto, Sainz e Leclerc hanno tenuto con il fiato sospeso i tifosi accorsi sulle tribune di Monza (e non solo), scambiandosi ripetutamente la posizione e arrivando spesso al bloccaggio in prima variante. Ad avere la meglio, dopo un’intensa battaglia, è stato Sainz.
Sainz Sr.: “Mio figlio dovrebbe parlare con la squadra”
Intervenuto ai microfoni di Dazn dopo la corsa, il padre dello spagnolo, Sainz Sr., ha espresso qualche critica nei confronti del team.
“Onestamente trovo divertente che a volte permettano alcune cose e alte volte no”, spiega. “Mio figlio deve chiedere alla squadra perché a volte possono attaccarsi a vicenda e a volte no”.
Il riferimento è, ovviamente, ai precedenti GP di Canada e Austria, in cui la Ferrari ha impedito a Sainz di attaccare il compagno in pista.
“Di oggi salvo il terzo posto”, ha poi proseguito lo spagnolo. “Ora che è finita sono felice che non ci sia stato alcun ordine. È ancor più meritato”.
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