Per la Haas, che in Giappone non ha certo ottenuto il risultato sperato, è giunto il momento di riscattarsi sul circuito messicano che però, al pari di Suzuka, non rappresenta una sfida facile. Ecco come il team principal Gunther Steiner vede il weekend a cui ci stiamo approcciando.
Steiner, nonostante le difficoltà che il GP del Messico implica per la scuderia statunitense, esordisce così: “noi in quanto team ci sentiamo sempre benissimo qui. Penso che sia merito dell’entusiasmo della gente, sia di chi lavora al Gran Premio, sia di chi ci va come spettatore. Ogni anno sembra di essere a casa, per non parlare dell’organizzazione, che è davvero ben studiata”. Haas GP Messico
Quello del Messico, però, è anche un circuito molto particolare, e non sempre in senso buono: nello specifico, l’alta quota richiede sforzi e adattamenti da parte di ogni team e questo, di per sé, rappresenta già una sfida: “a causa dell’alta quota, qui abbiamo sempre problemi con il raffreddamento – spiega Steiner – e abbiamo bisogno in misure sproporzionate, e questa necessità intacca molto il carico aerodinamico, che non è mai abbastanza. Sembra che noi ne soffriamo molto più di tutti gli altri team. Questa per noi sarà la prova più grande: trovare il giusto equilibrio tra un sistema di raffreddamento efficiente e un forte carico aerodinamico, senza rinunciare a nessuno dei due”. Haas GP Messico
Steiner, nonostante le difficohttps://f1ingenerale.com/wp-admin/post-new.phpltà che il GP del Messico implica per la scuderia statunitense, esordisce così: “noi in quanto team ci sentiamo sempre benissimo qui. Penso che sia merito dell’entusiasmo della gente, sia di chi lavora al Gran Premio, sia di chi ci va come spettatore. Ogni anno sembra di essere a casa, per non parlare dell’organizzazione, che è davvero ben studiata”.
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