Il weekend del Gran Premio del Messico, fondamentale per l’esito del Campionato Piloti 2019, si apre con le prime prove libere su pista ancora leggermente bagnata. Hamilton conquista la testa dei tempi cronometrati, seguito da Leclerc e Verstappen. Vediamo insieme gli eventi salienti della sessione. GP messico libere
I primi giri in pista GP messico libere
Al semaforo verde, la maggior parte dei piloti decide di scendere in pista con gomme intermedie: l’asfalto risente infatti delle perturbazioni abbattutesi su Città del Messico nella notte e mattinata. Nessun giro significativo viene registrato sui cinturati verdi, mentre la sfida al top si lancia con le gomme Medie. Leclerc, Hamilton e Verstappen racchiusi in meno di 2 decimi: il monegasco è il primo a scendere sotto l’1:19 e si assesta su un 1:18.849. Ottimo il giro di Stroll, a meno di un secondo dalla testa e in P7.
Bandiera rossa
Quando mancano appena 30 minuti alla fine della sessione, in assenza di altri tempi significativi (poca azione in pista in questa sessione), arriva una bandiera rossa. Lance Stroll mette la sua vettura a muro, danneggiando i sidepods di sinistra e scusandosi con il team. Nel mentre, arrivano le prime informazioni dal paddock: Ferrari è su una mappatura motore molto “rilassata”, ma già domina le velocità di punta.
L’attività in pista ricomincia ad appena venti minuti dalla fine della sessione, e tutte le vetture tornano in pista. Albon segna il primo giro con la pista in condizioni migliori e scende sottol’1:18, ma viene rapidamente spodestato da Hamilton. Il grande traffico nella sezione finale, e i conseguenti impedimenti, preoccupano in vista delle qualifiche. Guardando alle gomme, entrambe le Ferrari dimostrano di poter ottenere ottimi tempi con gomma gialla, mentre i diretti avversari puntano sulla mescola più morbida. Escursione fuori pista, senza conseguenze, per Vettel.
La classifica finale è disponibile a questo link. GP messico libere
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