Il degrado gomme giocherà un ruolo fondamentale nella gestione delle strategie per il GP del Messico.
Il Gran Premio del Messico potrebbe offrire delle strategie di gara diverse da quelle solitamente adottate nell’arco della stagione.
In particolare, l’aria più rarefatta a causa dell’altitudine, riduce il raffreddamento delle gomme, aumentandone l’usura. Inoltre, sempre a causa della minore densità dell’aria, le vetture sprigionano un carico aerodinamico inferiore rispetto al normale, tendendo a scivolare in curva e accelerando il fenomeno di graining degli pneumatici. strategie GP Messico
Per questi motivi la strategia più probabile sembra essere quella a due soste, stando alle previsioni della Formula 1 basate sulle simulazioni di passo gara nel corso delle FP2.
Per Ferrari e Red Bull la scelta più probabile sembra essere quella di passare dalle medie alle hard al primo pit stop, per poi tornare alle medie sul finale di gara.
Una strategia alternativa potrebbe essere disputare i primi due stint su gomme medie e montare le hard solo nel finale. Tale tattica potrebbe essere più vantaggiosa per gli inseguitori qualora volessero provare a effettuare un undercut alla prima sosta, dal momento che le gomme medie sono più performanti delle hard e pertanto permetterebbero di guadagnare una quantità di tempo maggiore nel corso di un solo giro.
La Pirelli ha simulato e determinato le migliori strategie per la diciottesima gara della stagione.
Strategia più veloce:
- 2 Pit Stop: 1 stint con Medium (20-23 giri) +1 stint con Medium (20-23 giri) + 1 stint con Hard (fino al traguardo – 25-31 giri)
Seconda strategia più veloce:
- 2 Pit Stop: 1 stint con Soft (9-13 giri) +1 stint con Medium (22-26 giri) + 1 stint su Hard (fino al traguardo – 32-40 giri)
Terza strategia più veloce:
- 1 Pit Stop: 1 stint con Medium (26-30 giri) + 1 stint su Hard (fino al traguardo – 41-45 giri)
Contrariamente agli altri due top team, le Mercedes non dispongono di un set di gomme medie nuove da sfruttare in gara, ma hanno a disposizione un treno di pneumatici soft. La strategia più probabile per le frecce d’argento quindi sembra essere medie-hard-soft.
Gomme e griglia di partenza
Le variabili del meteo e della Safety Car
Sainz, Norris, Kyvat e Gasly sono gli ultimi piloti a essersi qualificati all’interno della top ten e pertanto saranno costretti a partire con la mescola più morbida. Sia le Toro Rosso che le McLaren potranno utilizzare in gara un set di gomme hard e uno di gomme medie nuove. La variabile starà nell’ordine con cui le scuderie decideranno di montare gli pneumatici a disposizione.
Non è da trascurare la variabile Safety Car/Virtual Safety Car, che dal 2015 a oggi ha sempre caratterizzato la corsa. Effettuare una sosta in regime di neutralizzazione infatti comporta una perdita di tempo di soli 15 secondi contro i 22 normalmente richiesti.
L’ultimo jolly potrebbe essere il meteo, con una probabilità di precipitazioni del 20% nel corso della gara.
Le Ferrari hanno monopolizzato la prima fila, ma con un degrado degli pneumatici così importante l’esito del Gran Premio è tutto fuorchè scontato.
Maggior numero di giri con una stessa mescola
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