Il Gran Premio di Russia non si è certamente risparmiato colpi di scena, che hanno ribaltato le sorti della gara. Ad uscirne vincitore è stato Lewis Hamilton, seguito da Bottas e Leclerc. I due Mercedes hanno optato per la stessa strategia medium-soft, ma i piloti dietro loro hanno optato per diverse combinazioni. Andiamo a scoprire i dati e le strategie del GP di Sochi. GP Russia analisi Pirelli
I punti salienti della gara: GP Russia analisi Pirelli
- Mercedes è stato l’unico team della top ten a partire sulle mescole medie. Ferrari, dal canto suo, ha optato per una partenza più soft.
- I primo run delle Frecce d’Argento è stato più lungo di quello delle Ferrari. La scuderia di Stoccarda ha approfittato della VSC causata dal ritiro di Vettel per passare alle soft.
- Leclerc, essendo finito dietro le due Mercedes dopo i loro pit, ha eseguito una seconda sosta nella speranza di potersi giocare la seconda posizione del podio con Bottas, sfruttando le gomme più fresche. Sfortunatamente, Charles non è stato ripagato per la sua audacia.
- Alex Albon è stato il pilota a recuperare più posizioni: partito dalla pit lane, ha sfruttato la strategia medium-soft per essere il quinto tagliare il traguardo.
- Solo Daniil Kvyat ha iniziato il suo GP di casa su gomme hard. Il resto della griglia è partito con le soft o le medium.
- Nonostante Pirelli avesse previsto una sola sosta, 4 su 15 piloti hanno optato anche per una seconda. Tra essi, Charles Leclerc, che è comunque riuscito ad andare a podio. Le numerose safety car hanno influenzato la scelta dei team a far fermare i loro piloti una seconda volta.
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Le parole di Mario Isola, responsabile Pirelli F1 e Car Racing:
“Le strategie si sono rivelate determinanti in questa gara: i diversi approcci di Mercedes e Ferrari hanno portato a un finale entusiasmante, con Leclerc che ha spinto al massimo per cercare di recuperare il divario da Bottas e Hamilton. La scelta di Mercedes di partire su medium ha permesso loro una maggiore flessibilità, ma oggi gli pneumatici soft hanno sorpreso per la loro consistenza, lavorando al meglio con temperature più elevate rispetto ai giorni scorsi. I due periodi di safety car si sono rivelati la vera chiave di questo Gran Premio, minimizzando i livelli di usura e degrado nelle fasi cruciali e offrendo la possibilità di fermarsi per il pit stop. La nomination più dura di uno step rispetto al 2018 ha consentito ai piloti di spingere al massimo in ogni stint, anziché costringerli a una gestione del passo gara”.
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Foto e dati Pirelli
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