Durante la conferenza stampa a Sochi, l’idolo locale Daniil Kyvat si è soffermato su tanti temi, tra cui le voci su una gara a San Pietroburgo, sulle analogie col destino di Gasly e le proposte per il nuovo format di qualifica.
Daniil Kyvat è pronto a disputare il GP di Russia, che è anche quello di casa. Il russo dovrà scontare una penalità in griglia a seguito dell’utilizzo di un nuovo motore Honda. Kyvat tuttavia sarà ben supportato dai tifosi locali, che si raggrupperanno in una tribuna a lui dedicata:
“Non ho ancora visto molti fans, ma vedremo questa sera durante la sessione autografi. Sì, stavo facendo la track walk e alcune persone erano sicuramente molto eccitate. Penso che qui la gente ami la Formula 1 ed è molto bello da vedere per me. Spero di vedere molte persone sulle tribune domenica e sabato, significherebbe molto per me. Vorrebbe anche dire che il motorsport sta crescendo molto in Russia e ovviamente sono contento di contribuire.”
Dopo la pausa estiva Kyvat si è ritrovato a condividere il box con Pierre Gasly. Entrambi hanno condiviso lo stesso destino di essere stati retrocessi dalla Red Bull. Il russo ha così commentato la vicenda:
“Penso che sia difficile fare paragoni, ognuno ha le proprie situazioni nella vita e il proprio approccio alle cose, quindi per me è molto difficile comparare. Per quanto mi riguarda, ho già voltato pagina. L’ho superata, non ho più problemi con questo. Sono persino riuscito a uscire e rientrare di nuovo con Red Beull, perciò non ho problemi riguardo a questo dal mio lato. Adesso sono completamente concentrato su quest’anno e sul futuro. Per me è un capitolo chiuso.”
Il commento della gara di Singapore
Kyvat è reduce da un Gran Premio di Singapore molto difficile. Il russo era in lotta per la zona punti, ma un incidente con Raikkonen ha compromesso la sua gara nel finale.
“E’ stato un Gran Premio particolare. Non direi proprio che ho faticato con la macchina. Ho saltato le FP3 e poi in qualifica, andando direttamente al Q1, probabilmente non ho messo insieme il miglior giro perché non avevo molti riferimenti e quando parti indietro è più difficile su un circuito cittadino. Poi la gara è stata un po’ un casino. Alcune manovre…stavo restando bloccato dietro agli altri quando avevo gomme più fresche”.
“Quest’anno è stato buono nel complesso per me e forse in Singapore non lo è stato così tanto. I miei specchietti erano appannati, quindi non potevo lottare a pieno con gli altri. Ad essere onesti la gara è stata semplicemente difficile. Abbiamo avuto un contatto con Kimi [Raikkonen, nrd], ma a quel punto la mia gara già non prometteva molto bene. Ma ero ancora in lotta per un punto forse. E’ stata una gara difficile: a volte capitano e a volte sono necessarie”.
Kyvat e le indiscrezioni: tra il GP di Russia San Pietroburgo e la gara di qualifica
Nelle ultime ore si è diffusa la voce secondo cui Putin starebbe programmando di spostare il Gran Premio di Formula 1 a partire dal 2021 da Sochi nei dintorni di San Pietroburgo. Il russo ha espresso la propria opinione in merito.
“Finchè ci sarà una gara in Russia io sono contento. Forse non è una cattiva idea disputare la gara più vicino a quella regione, dov’è anche più accessibile per le persone da Mosca e da San Pietroburgo, magari porterà più spettatori il che è figo, probabilmente anche dall’Europa, dalla Finlandia, dove lo sport è molto popolare. Perché no? Non è una cattiva idea. Qui è molto bello, ma chi lo sa se lì potrebbe essere migliore?”
Kyvat è stato infine interpellato sulla possibile proposta dell’introduzione della gara di qualifica a griglia invertita nei prossimi anni.
“Suona come una sorta di rimedio rapido ad un problema più grande. Ciò di cui abbiamo bisogno è solo provare a portare tutti i team più vicini nella competizione. C’è ancora un grande gap tra i tre top team e il resto dello schieramento. Se potessimo avere cinque o sei squadre a lottare per il podio e una vittoria penso che le gare sarebbero comunque molto più emozionanti. Quest’anno ci sono state molte corse divertenti senza dubbio, ma penso che questo sia ancora il problema principale. Se questo è un rimedio veloce, queste gare [a griglia invertita] così sia, le faremo, senza dubbio, ma credo che si debba guardare al quadro più grande piuttosto che a questo”.
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