Alexander Albon è soddisfatto per aver guidato una Toro Rosso cresciuta rispetto alle gare precedenti. Daniil Kvyat spera di migliorare la vettura per spuntarla in qualifica sugli altri piloti di centrogruppo. Toro Rosso GP Silverstone libere
Dopo le gare piuttosto difficili al Paul Ricard ed al Red Bull Ring, il venerdì di Siverstone promette bene in casa Toro Rosso. Gli aggiornamenti portati sullo storico tracciato inglese sembra abbiano dato i frutti sperati ed ora i due alfieri di Faenza sperano di lottare per entrare nella top ten nelle qualifiche. Toro Rosso GP Silverstone libere
A mettersi in luce è stato soprattutto Alexander Albon che ha ottenuto un doppio nono posto nelle due sessioni di libere. Ma Kvyat non è stato da meno e si è fermato a soli undici millesimi dal compagno di squadra nella sessione pomeridiana.
Il ventitreenne che corre con licenza tailandese si è detto soddisfatto per aver ritrovato quel bilanciamento che nelle ultime due gare era andato perduto. Contento anche il capo ingegnere di pista Jonathan Eddols per il buon lavoro svolto in fabbrica.
Alexander Albon
Prima Sessione: 1:29.093, 9° pos., 26 giri
Seconda Sessione: 1:27.997, 9° pos., 38 giri
“Credo sia stata una buona giornata, siamo riusciti a trovare il bilanciamento che avevamo perso negli ultimi due weekend di gara e ora abbiamo una vettura in una finestra migliore. Siamo sembrati abbastanza costanti sia sui long run che nei giri veloci. Abbiamo ancora diverse cose da migliorare, quindi dovremo lavorare su questo stasera, con l’obiettivo di entrare in Q3 domani”.
Daniil Kvyat
Prima Sessione: 1:29.500, 13° pos., 26 giri
Seconda Sessione: 1:28.008, 11° pos., 36 giri
“All’inizio della sessione sentivo l’asfalto diverso, era piuttosto sporco ma migliorava passaggio dopo passaggio. Abbiamo fatto molti giri oggi: adesso capiamo meglio la vettura e cercheremo di fare del nostro meglio per fare un ulteriore passo in avanti. Come sempre, il gruppo centrale è molto vicino, dunque faremo del nostro meglio domani per tirare fuori il massimo dalla vettura in qualifica”.
Jonathan Eddols, capo ingegnere di pista
“Siamo arrivati a Silverstone dopo due gare difficili in Francia e Austria. La squadra ha lavorato duramente negli ultimi dieci giorni, tra Faenza e Bicester, per trovare le ragioni principali di questa mancanza di prestazioni. Crediamo di averle identificate e di avere ora una migliore comprensione dei nostri limiti nelle ultime gare. Abbiamo avuto un programma di simulazione particolarmente intenso, così da arrivare qui ben preparati: il nostro obiettivo principale nelle FP1, quindi, è stato quello di capire se i nuovi elementi e le nostre analisi potevano migliorare il bilanciamento e riportare la nostra competitività ai livelli di qualche gara fa. La pista è stata completamente riasfaltata e oggi abbiamo potuto constatare che molti piloti soffrivano la scarsa aderenza all’inizio della sessione”.
“C’era anche il vento – piuttosto tipico, a Silverstone – a complicare le cose: era molto forte, soffiava a raffiche e cambiava direzione, rendendo la vettura un po’ incostante. Siamo riusciti a ottenere buoni risultati in FP1 e capire che i nostri sforzi stavano pagando. In FP2 abbiamo fatto ulteriori passi in avanti, per poi concentrarci nel trovare il giusto bilanciamento nei run brevi. Il nostro ritmo nel long run sembra ragionevole, quindi esamineremo tutti i dati e decideremo cosa fare per il resto del weekend. In termini di competitività, sembra che siamo tornati in coda ai primi 10. Il lavoro pare stia pagando, ma andremo a confermarlo nelle qualifiche di domani e domenica in gara”.
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