Archiviato un difficile GP in Italia, la Toro Rosso cercherà di rifarsi a Singapore: tracciato cittadino che sulla carta dovrebbe essere favorevole alla STR14
Malgrado le aspettative del venerdì fossero bel altre, la Toro Rosso non è riuscita ad ottenere neanche un punto a Monza. Kvyat è stato infatti costretto al ritiro a causa di un problema tecnico sulla sua monoposto, mentre l’uscita di pista di Gasly all’Ascari, a seguito dell’errore di Vettel, non ha di certo aiutato il team. GP Singapore anteprima Toro Rosso
A Singapore la Toro Rosso deve cercare di chiudere il gap di punti con la Renault, che lo scorso Gran Premio è riuscita ad ottenere un ottimo bottino di punti con una fantastica prestazione. Le aspettative per il prossimo weekend sono sicuramente alte: la STR14 si era comportata molto bene a Monaco, un tracciato in parte simile a quello di Marina Bay, dove i due piloti avevano concluso in 7° e 8° posizione.
Le parole dei piloti
Daniil Kvyat
“A Monza stavo facendo una bella gara, fino a quando ho dovuto fermare la macchina. Lo scorso fine settimana, le nostre prestazioni hanno confermato che stavamo facendo un buon lavoro, ma capita a volte di dover affrontare dei problemi tecnici. Così, ci siamo dovuti ritirare: è stato deludente, perché sono sicuro che avremmo potuto fare punti importanti, ma proveremo a rifarci adesso a Singapore. A Singapore ho già ottenuto un sesto e un nono posto. È un luogo unico nel suo genere, la pista è molto lunga e sconnessa, con tante curve in successione.”
“È una grande sfida, una delle gare più impegnative dell’anno sotto diversi aspetti: oltre ad essere molto lunga, si corre in condizioni di caldo umido, dunque è particolarmente impegnativa per i piloti. E considerando che è un circuito cittadino e si guida in notturna, sotto i riflettori, tutto diventa ancora più entusiasmante. Tutti parlano del nostro lavoro in notturna ma, onestamente, è piuttosto facile da gestire: c’è un programma da seguire e si va a letto alle 4 o alle 5 del mattino – che è inusuale – ma l’unica cosa davvero strana è che non si sente il fuso orario. Nel corso degli anni ci siamo abituati.”
“Farà molto caldo e ci sarà tanta umidità e ne ho tenuto conto durante il mio allenamento pre-gara. Ad esempio, sono andato a correre indossando qualcosa in più del solito: ed è stato divertente incontrare gli sguardi straniti della gente. Nelle ultime gare abbiamo mostrato un buon ritmo e cercheremo di fare altrettanto a Singapore, anche se è una pista molto diversa rispetto a Spa o Monza. In passato siamo andati bene sui circuiti cittadini e quest’anno siamo stati competitivi a Monaco, quindi cercheremo di mettere tutto insieme e lottare per la zona punti”.
Pierre Gasly
“Anche se nel weekend di Monza non abbiamo ottenuto ciò che volevamo, siamo comunque tornati a casa con alcuni aspetti positivi. Venerdì siamo stati forti ed è giusto sottolineare che il nostro livello di prestazioni è forse stato migliore di quanto previsto e domenica abbiamo avuto un buon passo gara. Di questo ne siamo stati felici e, quindi, andiamo con positività a Singapore, anche se affronteremo; una pista completamente differente rispetto le ultime due sulle quali abbiamo corso. Torneremo a una configurazione con massimo carico aerodinamico per un circuito cittadino che ha più di una cosa in comune con Monaco, ma che ha anche qualche rettilineo in più.”
“La Toro Rosso ha avuto buoni risultati lì in passato, anche se ricordo di aver vissuto un weekend complicato lo scorso anno. Questa sarà la mia terza gara dell’anno con il team e già a Monza mi sono; sentito molto più a mio agio sia con la vettura che nelle procedure di lavoro con i miei ingegneri. Sento che tutto sta migliorando. Dobbiamo proseguire in questa direzione e speriamo di poter fare un bel risultato questo weekend. I due argomenti di cui tutti parlano a Singapore sono il caldo e la gara in notturna. Sicuramente, sono due aspetti che rendono questa gara molto più difficile ed entusiasmante.”
“In queste settimane abbiamo modificato il mio allenamento, lavorando in condizioni più torride – indossando anche magliette e felpe – per abituare il mio corpo alla sudorazione. Ho anche trascorso molto tempo in sauna, con il caldo secco, e in hammam, che invece produce un caldo umido con vapore. Così abbiamo cercato di far adattare il mio corpo alle alte temperature ed essere quanto più pronto possibile: questo è un aspetto di fondamentale importanza, perché sarà la gara più lunga e più dura dell’anno. Il ritmo di ogni giro è serrato, ci sono un sacco di curve e non c’è tempo per prendere fiato. Ma mi piace. Adoro i tracciati molto tecnici e tortuosi in cui devi tenere il ritmo. In gara sei costretto a rimanere concentrato per due ore in condizioni estreme. Forse è la gara più difficile di tutta la stagione, ma anche la più emozionante”.
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