Max Verstappen ottiene il primo podio stagionale conquistando il terzo posto a Barcellona. Il pilota olandese della Red Bull approfitta del secondo pit stop di Vettel e del ritiro di Raikkonen per arrivare a podio. Il numero 33 è protagonista anche di un contatto con Stroll nel finale, con un danno all’ala anteriore che però non ne condiziona il ritmo.
Primo podio dell’anno per Max Verstappen, terzo dopo una gara condotta con un buon ritmo. In particolare nel finale il pilota Red Bull non è mai stato impensierito da Sebastian Vettel, nonostante il danno all’ala anteriore, dovuto ad un contatto con Lance Stroll.
Al traguardo Verstappen ha analizzato così la gara, elogiando la prestazione della sua vettura.
“La macchina ha funzionato molto bene oggi, qui è molto difficile sorpassare, però siamo riusciti a stare davanti alla fine. Abbiamo avuto un po’ di fortuna con il ritiro di Kimi e il secondo pit di Vettel. Sebastian poi non sembra aver avuto troppi benefici con la gomma nuova. Il degrado gomme per noi è stato molto buono, siamo riusciti a guidare molto bene. La macchina alla fine è stata molto gestibile e ho portato a casa un buon risultato finale.”

Sulla possibilità di rimontare su Bottas dopo la Virtual Safety Car, Verstappen ha commentato:
“No, non c’era possibilità di prendere Bottas, credo che fosse un po’ troppo lontano. Inoltre ho dovuto continuare a spingere perché avevo Sebastian dietro, e volevo anche vedere come reggeva l’ala anteriore dopo il danno che ho avuto. Però la macchina è andata bene e alla fine un buon risultato.
Max Verstappen claimed his first podium of the season in Barcelona
Despite THIS tag with Lance Stroll as the VSC ended ?#F1 ?? #SpanishGP pic.twitter.com/Q7rsWqMSVH
— Formula 1 (@F1) 13 maggio 2018
Alla domanda sulle prestazioni della Red Bull in vista del prossimo Gran Premio di Monaco, Verstappen ha risposto:
“Credo che avremo una macchina molto competitiva. È vero, qui nell’ultimo settore nelle curve lente andavamo molto forte. In condizioni normali dovremmo ripeterci anche a Monaco, ma è anche una questione di assetto.”