Formula 1

F1 | GP Ungheria – Piastri rallentato da un danno al fondo della sua McLaren

Un danno al fondo ha condizionato la gara del pilota McLaren Oscar Piastri, quinto al traguardo al GP d’Ungheria di F1.

Ancora una prestazione solida al GP d’Ungheria di F1 da parte di Oscar Piastri che avrebbe potuto trasformarla in un risultato migliore se la sua McLaren non avesse avuto un danno al fondo.

F1 GP Ungheria Oscar Piastri
Foto: Jacopo Moretti per F1inGenerale

L’australiano aveva conquistato la partenza dalla quarta casella dopo un’ottima qualifica. Approfittando delle battaglie davanti a sé alla prima curva, Piastri si è portato al secondo posto. Dopo un ottimo primo stint, Piastri è sceso di una posizione in seguito al sorpasso ai box del compagno di squadra Lando Norris.

Al traguardo il giovane della McLaren ha chiuso al quinto posto alle spalle anche di Sergio Perez e Lewis Hamilton. Piastri si è preso le colpe attribuendo ad un eccessivo degrado delle gomme il motivo della perdita di passo: “Penso che solo il degrado sia stato il killer per me. Non sono ancora sicuro al 100% del perché, chiaramente qualcosa che dovrò rivedere. Penso che sia una delle prime gare in cui ho fatto una gara a degrado così alto, più pit stop, quindi c’è tanto da imparare per me“.


Leggi anche: F1 | GP Ungheria: Norris rompe il trofeo di Verstappen sul podio! – VIDEO


Tuttavia, il suo Team Principal Andrea Stella crede che Piastri sia stato troppo duro con sé stesso, rivelando l’esistenza dei danni al fondo della MCL60.

“Oscar è un ragazzo che non cerca scuse.” ha detto Stella a Speedcafe. “Pensiamo che il danno si sia effettivamente verificato andando largo su un cordolo, non necessariamente o solo quando è uscito di pista mentre lottava con Perez. Il danno all’auto potrebbe essersi formato in più volte”.

Correre sul cordolo qui in Ungheria crea sicuramente danni al fondo. Questo è successo durante le prove libere durante il fine settimana. Lo vediamo perché il fondo è completamente strumentato; ci sono molti sensori di pressione e si vede il progresso di questi cambiamenti dei sensori di pressione, quindi notiamo che è successo qualcosa. E poi si misurano anche le forze che agiscono sulla macchina; questo lo vediamo non solo nei sensori di pressione ma anche nelle forze misurate attraverso i pushrod.” conclude Stella.

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter

1 commento

Andee Kcapp 24/07/2023 at 19:00

Guardando il GP Ungheria mi pare di avere visto che RB e McL avessero un assetto “picchiato” mentre MB e Ferrari no. Di pochi cm ma quanto basta. Se così fosse, ed avessero trovato il modo di sigillare bene il fondo, avrebbero trovato carico supplementare. Quello che è mancato a Piastri avendo il fondo danneggiato ? E se la Ferrari non lo avesse ancora capito?

I commenti sono disabilitati