La sessione di qualifica sul circuito di Austin ha regalato una top 3 racchiusa in soli 92 millesimi. In questo articolo andiamo ad evidenziare dove i piloti sono stati più efficaci attraverso l’analisi telemetrie delle qualifiche del GP degli USA.
In Texas, così come era successo in Giappone, sono stati ancora Sainz, Leclerc e Verstappen a giocarsi la pole. Esattamente come a Suzuka i distacchi sono stati minimi con un gap di soli 92 millesimi a racchiudere i tre piloti. Questa volta a spuntarla è stato lo spagnolo della Ferrari, seguito dal compagno di squadra e dal neo due volte campione del mondo della Red Bull. Andiamo a confrontare i loro giri più veloci in questa analisi telemetrie delle qualifiche del GP degli USA.
Analisi telemetrie qualifiche: Sainz vs Leclerc

Il primo confronto che andiamo ad analizzare è quello tra i piloti Ferrari. In questo caso è molto interessante vedere come i due piloti, a parità di macchina, interpretino i vari tratti della pista. Innanzitutto Leclerc si conferma molto forte in frenata e specialmente in curva 1 si vede come vada sul freno più tardi rispetto al compagno. La differenza più grande la si nota nello “snake” del circuito texano, ovvero il tratto che va da curva 3 fino a curva 9. Qui Leclerc è più efficace del compagno, sopratutto nella parte iniziale. Il monegasco infatti aziona meno volte il pedale del freno e riesce a tenere maggiormente aperto il gas. Questo fa si che riesca a portare una maggiore velocità in quasi tutte le curve di questa sezione, ad eccezione di curva 9 dove invece Sainz risulta essere più veloce. Nei team radio abbiamo sentito Leclerc lamentarsi molto di curva 11 ma da queste telemetrie non sembra averla fatta peggio del compagno di squadra, anzi è riuscito a portare 1 km/h in più a centro curva. Nell’ultimo settore invece è Carlos Sainz il migliore. Grazie alla sua guida più pulita riesce a guadagnare quei 65 millesimi che gli consentono di conquistare una grandissima e meritata pole position.
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Analisi telemetrie qualifiche: Sainz vs Verstappen

Andiamo anche a fare un compare tra il poleman Sainz ed il campione del mondo Verstappen. Ancora una volta si nota la grande velocità della Red Bull sui rettilinei, sopratutto a DRS aperto. Analizzando ad esempio il lungo rettilineo che va da curva 11 alla 12 si nota che all’inizio la curva rossa e quella blu sono sovrapposte. Quando però i piloti azionano il DRS, la curva blu si alza maggiormente, sintomo della grande efficienza della RB18 che consente al pilota olandese di avere top speed superiori. Nello “snake” di Austin, così come avevamo visto a Suzuka, Max rilascia il pedale del gas molto più dei piloti Ferrari ma riesce comunque ad essere molto efficace. Verstappen è sicuramente il migliore dei 3 in curva 11 dove riesce a frenare leggermente più tardi ed avere una velocità di percorrenza leggermente superiore. Il tratto di pista decisivo in questo caso sembra essere il tratto che porta a curva 19, la penultima. Qui infatti Sainz accelera meglio fuori dalla 18 ed arriva con una velocità molto superiore rispetto a Verstappen alla 19 guadagnando così un vantaggio che si porta fino alla conclusione del giro.
La gara promette di essere molto interessante, con Sainz pronto a difendersi dagli attacchi di Verstappen e piloti come Leclerc chiamati alla rimonta dopo la penalità per sostituzione di componenti della Power Unit. Non ci resta che aspettare le luci del semaforo spegnersi.
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