Risultato deludente per Verstappen nelle Qualifiche del GP degli USA ma per Marko le colpe sono del compagno di box Perez.
Nonostante il doppio titolo piloti e costruttori già a Milton Keynes, il clima all’interno del team anglo-austriaco è tutt’altro che rilassato.
A contribuire ad innalzare la tensione sono le voci di uno scontro interno tra il Team Principal Horner ed Helmut Marko.
Proprio a difesa dell’austriaco si è più volte schierato anche Verstappen, ribadendo di non aver intenzione di rimanere nel team se Helmut dovesse andarsene.
E il consulente Red Bull ha ricambiato il favore.
Verstappen sbaglia, ma è colpa di Perez
Nel corso delle Qualifiche del GP degli USA, infatti, Verstappen ha visto sottrarsi la pole position a causa della violazione dei track limits nell’unico giro “buono” del suo Q3.
Nel primo tentativo, infatti, il campione del mondo è stato più lento sia di Leclerc che di Hamilton.
Il motivo? Perez.
Il messicano, infatti, stava per iniziare il suo giro veloce quando alle sue spalle sopraggiungeva il compagno. I due hanno così finito per ostacolarsi a vicenda.
Verstappen, nervoso, si è subito aperto via radio. “Ben fatto. Veramente ben fatto. Cosa diavolo ci faceva all’ultima curva?”
A dare eco alle parole dell’olandese, come detto, è stato Helmut Marko.
“Sapevamo che sarebbe stata una Qualifica impegnativa per noi. Poi Checo si è messo in mezzo…”.
“Si è trattato di un errore di comunicazione”, ha poi spiegato l’austriaco. “Poi nel secondo tentativo, Max ha avuto un bloccaggio in curva uno e i track limits hanno fatto il resto”.
Analizzando gli onboard, pare difficile addossare delle colpe al messicano. Seppur vero che Verstappen potrebbe essere stato distratto dalla presenza del compagno, Checo non avrebbe certo potuto scomparire.
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