Dopo il deludente GP dell’Arabia Saudita in Mercedes si interrogano sulle cause della debacle: la W15 avrebbe un difetto progettuale.
Dopo soli due gran premi Toto Wolff, Team Principal Mercedes, è già sugli scudi. L’austriaco, al termine del GP di Jeddah ha identificato nelle curve veloci il principale punto debole della W15.
Un problema non da poco, specie considerando che anche il circuito di Melbourne, prossima tappa del circus, presenta curvoni veloci non dissimili da quelli del cittadino arabo.

Mercedes alle prese con un difetto progettuale:
Ma le considerazioni, per la verità, vanno estese sul lungo periodo.
Come confermato da Andrew Shovlin, direttore dell’ingegneria di pista Mercedes, quello della W15 potrebbe essere un difetto congenito.
Un limite di progetto, in sostanza, che poterebbe la monoposto tedesca a saltellare durante la fase di appoggio nei curvoni veloci.
Un ostacolo non da poco, soprattutto se si considera la difficoltà di rivedere le caratteristiche base di una vettura.
“La nostra velocità in curva non era sufficiente e la monoposto rimbalzava“, ha confermato Shovlin.
“Questa è la principale ragione per cui Aston e McLaren erano davanti a noi“.
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Un problema riconducibile all’assenza di carico aerodinamico sull’asse posteriore.
Conferme in tal senso arrivano anche da Toto Wolff, che ha spiegato come: “il simulatore ci indica un certo carico aerodinamico che però non riusciamo a vedere in pista“.
Muovendo poi al prossimo GP d’Australia, Shovlin ha confermato che vi sarà da lavorare per attenuare le difficoltà di Jeddah.
“Ci sarà molto lavoro da fare prima di andare a Melbourne. La pista australiana ha caratteristiche simili a quella di Jeddah. Vogliamo assolutamente evitare di ripetere un fine settimana come quello dell’Arabia“.
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