F1 | Hamilton e Mercedes, quando il silenzio fa rumore

Il silenzio di Hamilton al termine del GP del Canada ha lasciato intravedere lo stato d’animo di chi, ormai, in Mercedes vive da separato in casa.

C’eravamo tanto amati, come il famoso film di Scola. Il rapporto di oggi tra Lewis Hamilton e Mercedes sembra davvero molto distante da quello a cui eravamo abituati. Un matrimonio che si è rotto, ma che è ancora obbligato ad andare avanti.

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Lewis Hamilton sembra aver qualche dubbio sul trattamento di Mercedes nei suoi confronti © Paul Chiasson

Forse è tutto racchiuso in quella non risposta a Toto Wolff al termine della gara di Montreal. Un lungo silenzio radio, che però ha fatto rumore.

“Lewis, il lato positivo è che la macchina ha ritrovato performance. Da qui andiamo avanti”, sono state le parole del TP Mercedes.

Nessuna risposta. Hamilton ha preferito non dire nulla e rimanere nel suo abitacolo più a lungo del solito. Chiariamoci, lato suo c’era anche tanta frustrazione per la gara appena conclusa.

Lewis aveva infatti appena perso il podio a favore del compagno di squadra. Lui stesso ha ammesso di essersi reso protagonista di una delle peggiori performance della sua carriera. Però, forse, in quel silenzio c’era anche altro.

C’era probabilmente la mancanza di fiducia in quel team con cui ha scritto pagine di storia della F1. Una cosa impensabile fino a qualche mese fa, ma che ora Hamilton lascia trasparire anche nelle interviste.

Un rapporto definitivamente incrinato?

Il sette volte campione del mondo quest’anno si è lamentato in diverse occasioni delle strategie che, a suo parere, lo hanno sfavorito nei confronti di Russell. In Canada ha anche evidenziato strane anomalie nelle temperature delle termocoperte in qualifica. 

Dall’altra parte, anche Toto sembra spesso voler tagliare corto quando l’argomento è Lewis. “Non sappiamo cosa gli sia successo in qualifica”, ha detto il TP austriaco dopo il settimo tempo del sabato in Canada.

Pensare ad un complotto nei suoi confronti è davvero difficile, se non impossibile. È infatti anche negli interessi di Mercedes vedere Hamilton lottare per le prime posizioni. Che qualcosa si sia rotto è però sotto gli occhi di tutti.

Lo si vede da piccole cose. Dalle dichiarazioni sospettose alla “dimenticanza” social del team che, prima di correggere il tiro, ha sminuito il trofeo vinto da Hamilton in Cina.

Wolff si è sentito tradito, non l’ha mai nascosto, quando Hamilton gli ha comunicato la scelta di andare in Ferrari, sopratutto dopo aver rinnovato il contratto con il team tedesco. Ora invece è Hamilton a sentirsi scaricato dalla squadra.


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Il rispetto tra le parti c’è ancora e sarà sempre presente. Quando però iniziano ad insinuarsi dubbi nella mente, diventa difficile mantenere inalterato il rapporto.

La stagione è ancora parecchio lunga e, sia per Hamilton che per Mercedes, sarebbe di comune interesse cercare che portarla avanti al meglio.

L’inglese per arrivare con fiducia in Ferrari, probabilmente l’ultima tappa della sua carriera. Per Mercedes invece per cercare di risolvere definitivamente i problemi della W15 e presentarsi nel 2025 con una monoposto competitiva fin da subito, con Antonelli al volante.

Ancora 15 gare e si chiuderà uno dei capitoli più rilevanti, e vincenti, nella storia di questo sport. 15 gare in cui vedremo se ci saranno ancora parole di tensione o invece altri silenzi che, a volte, dicono anche di più.

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Copertina © Getty Images