Marko deride i team rivali Ferrari e Aston Martin che hanno servito la vittoria a Red Bull su un piatto d’argento.
Helmut Marko se la ride dopo la doppietta Red Bull al GP di Bahrain. Max Verstappen ha tenuto testa dal primo all’ultimo minuto di gara, ed ha tagliato il traguardo salendo sul podio insieme al compagno di squadra Sergio Pérez (al quale ha rifilato ben 11 secondi di vantaggio).
Dietro di loro, uno strepitoso Fernando Alonso. La storia sarebbe potuta andare diversamente se la Ferrari fosse riuscita a mantenere Charles Leclerc in pista. Invece, il pilota monegasco ha avuto un problema elettrico che lo ha costretto al ritiro.
“È stata una gara molto forte per noi, ma i nostri avversari ci hanno reso le cose facili“, ha detto Marko senza peli sulla lingua a F1 Insider.
“Il ritiro di Leclerc ha fatto sì che non fossimo più costretti ad spingere al limite. E Alonso ha impiegato troppo tempo per superare le altre vetture, ma è stato un duello con Hamilton che valeva la pena vedere. Da vecchia scuola, una corsa dura ma davvero leale. Le temperature erano molto, molto alte qui e non so se avremmo potuto guidare al massimo. Avremmo potuto avere dei problemi”.
Una strategia vincente
Marko ha anche parlato della strategia vincente di Red Bull in Bahrain. Il team ha invertito le gomme da usare, utilizzando soft-soft-hard mentre i loro rivali sono andati su soft-hard-hard.
Per il consigliere della Red Bull era una scommessa vincente “in caso di Safety Car”, ha spiegato. “Abbiamo visto nelle ultime gare che la Safety Car esce velocemente e non volevamo essere indifesi”.
A quanto pare, la penalità inflitta dalla sanzione per aver violato il budget cup (che si è tradotto con una riduzione del tempo nella galleria del vento) non sembra aver influito per niente sulla progettazione della vettura.
“All’inizio ci siamo concentrati sull’evoluzione e sull’ottimizzazione di ciò che poteva non essere l’ideale sulla vecchia vettura. Se portiamo qualcosa nella galleria del vento, deve funzionare e ci siamo riusciti”, ha proseguito a F1 Insider. Per Marko è stato di vitale importanza il lavoro di squadra, “composta da persone altamente qualificate e intelligenti”.
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