Christian Horner prende le difese di Max Verstappen dopo i commenti sul weekend di Las Vegas di F1.
il team principal Red Bull, Christian Horner, difende Max Verstappen dopo i commenti dell’olandese riguardo la spettacolarizzazione del GP di Las Vegas di F1. Il pilota olandese, poi vincitore della gara, ha a più riprese espresso il suo disappunto sulla cornice dell’evento. Alcuni opinionisti, però, lo avevano tacciato di incoerenza per i festeggiamenti dopo la vittoria.

Il Gran Premio di Las Vegas lascia diverse riflessioni nel cuore di appassionati e addetti ai lavori. Analizzando il weekend, si può parlare di due piani ben diversi. Se da un lato la gara, e quindi la competizione sportiva, è stata di primissimo livello – almeno, per la maggior parte dei piloti – lo spettacolo di contorno ha generato qualche polemica di troppo.
A far storcere il naso è certamente la posizione “imbarazzante” in cui sono stati messi i piloti, in alcune circostanze. Alcuni hanno anche criticato gli orari di svolgimento delle sessioni, troppo stancanti per lavori di grande precisione e sforzo mentale. Ma sono anche arrivate critiche a chi ha azzardato opinioni “forti” sul weekend, in particolare a Max Verstappen.
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Christian Horner, team principal dell’olandese, ci ha tenuto a prenderne le difese: “Max [Verstappen] non voleva giudicare certamente la gara. Stava soltanto esprimendo le sue sensazioni. Non si sente a suo agio per quanto riguarda lo spettacolo, quell’effetto Super Bowl di cui si è parlato. Per quanto riguarda la gara, invece, si è divertito“.
Rispondendo alle accuse di incoerenza per aver indossato la tuta a tema Elvis Presley e aver intonato “Viva Las Vegas“, Horner è chiaro: “La tuta gliel’abbiamo fatta vedere diverse settimane fa. È un qualcosa di cui era a conoscenza e che ha cercato di farsi piacere. Avere entrambi gli Elvis sul podio – in riferimento al terzo posto di Sergio Perez – è un gran risultato!”.
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