Formula 1

F1 | Il bavaglio della FIA non ferma Hamilton: le parole su Gaza e il cessate il fuoco

Lewis Hamilton ha parlato apertamente dell’attuale conflitto tra Israele e Hamas, chiedendo il cessate il fuoco.

Lewis Hamilton è l’unico finora tra i piloti di Formula 1 ad esprimersi riguardo la situazione a Gaza nell’attuale conflitto tra Israele e Hamas. Durante il weekend ad Abu Dhabi, ultima tappa del mondiale 2023, il sette volte campione del mondo ha risposto a domande relative alla situazione geopolitica in Medio Oriente.

Credits: Getty Images

Il pilota Mercedes utilizza spesso la sua piattaforma social per lanciare forti messaggi. Quando la FIA ha imposto nuovi regolamenti sulla liberta d’espressione, Hamilton non si è fatto problemi al riguardo. E lo ha dimostrato in quest’occasione, dove ha fatto sentire la sua voce.

Quando Arab News gli ha chiesto la sua opinione sulla guerra tra Israele e Hamas, Lewis Hamilton ha ammesso di pensare spesso alla delicata situazione a Gaza.

“Come si può non pensarci? Credo sia stato un periodo molto strano per noi perché qui viviamo in una specie di bolla. Arriviamo in questi posti tutti diversi, e c’è così tanta positività intorno a noi”, ha raccontato.

“E’ difficile svegliarsi ogni giorno sapendo che ci sono migliaia di bambini che muoiono, e non c’è niente che si possa fare. E il resto del mondo va semplicemente avanti”, ha aggiunto.

Lewis, l’attivista

Lo scorso mese, Hamilton ha postato un messaggio su Instagram invocando per un “cessate il fuoco”, e chiedendo ai leader del mondo di “lavorare per la pace, non per la guerra.”

“E’ davvero deludente vedere come paesi e governi se ne stiano con le mani in mando. Guardate a che punto siamo nel 2023. Con tutto quello che è successo nella Storia, non abbiamo imparato niente.”

Alcuni piloti si lamentavano della stagione più lunga di sempre in Formula 1. Invece, il #44 ha sottolineato di essere “emotivamente svuotato” a causa degli eventi in Medio Oriente, piuttosto che essere “fisicamente esausto” per il campionato.

Crediti immagini di copertina: Getty Images

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