Le nuove accuse ad Horner fanno tremare Red Bull, che ora auspica una conclusione prima dell’inizio della stagione 2024 di Formula 1.
Il caso Horner sta mettendo la Red Bull in una situazione parecchio scomoda. Secondo le accuse, il team principal avrebbe avuto un comportamento inappropriato nei confronti di una dipendente.

Lui si professa innocente, e lo ha affermato durante il lancio della RB20. Almeno fino a prova contraria, Christian Horner non ha nessuna intenzione di dimettersi.
Poi, l’esplosione di un’altra bomba che rischia di far crollare ogni sua certezza. Il De Telegraaf scende ancora più nel dettaglio della spinosa vicenda, sottolineandone la gravità. Secondo le confessioni della presunta vittima, Horner avrebbe adottato un comportamento al di là del corretto. Si parla infatti di “cattiva condotta sessuale”, sulla base dei messaggi che lui avrebbe inviato alla sua dipendente.
Red Bull ha lanciato un’indagine interna per approfondire il caso, e sperava di poter concludere la vicenda entro venerdì 16 febbraio. Horner è stato sottoposto a un interrogatorio lungo dieci ore presso il King’s Cousel, in una zona non specificata di Londra.
Le fonti suggeriscono che le indagini potrebbero proseguire anche la prossima settimana. C’è anche il rischio che si prolunghi fino al 2 marzo. Tuttavia, stando a quanto riportato dal Times, la Red Bull vuole accelerare le cose per chiudere il tutto prima del GP del Bahrain. L’intento è ovviamente quello di lasciarsi alle spalle questo episodio emblematico, che sta gettando più ombre che luci sulla scuderia attualmente più vincente in Formula 1.
Dal canto suo, Geri Halliwell, moglie di Christian Horner, ha espresso tutto il suo supporto al marito. In casa Red Bull, invece, sembra regnare un clima tutt’altro che sereno. Max Verstappen non ha pubblicamente sostenuto il suo team principal durante il lancio della RB20, e ciò non è passato inosservato.
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