Formula 1

F1 | Il film di Brad Pitt spaventa la Red Bull, ma il produttore chiarisce

F1, l’atteso film di Brad Pitt in arrivo nelle sale italiane a giugno 2025, ha suscitato qualche preoccupazione alla Red Bull: ecco il motivo, spiegato dal produttore della pellicola.

Le riprese di F1, l’atteso film di Brad Pitt ambientato nel mondo della classe regina, proseguono anche se con qualche preoccupazione. La trama è incentrata su un ex pilota veterano di Formula 1 che torna nel Circus a fare da mentore a una giovane promessa (interpretato da Damson Idris). I due diventano così compagni di squadra nel fittizio team APXGP.

Credits: Getty Images

Per rendere più realistico il film, le riprese sono state effettuate durante svariati weekend di gara e ha visto anche il coinvolgimento degli stessi piloti di Formula 1. La Mercedes è parte attiva del progetto. Non solo perché Lewis Hamilton figura tra i produttori esecutivi (e sta curando anche la sceneggiatura). Ma anche perché Mercedes ha modificato le vetture di Formula 2 utilizzate per il film.

Il supporto del team tedesco ha suscitato qualche perplessità da parte degli altri team, come ha confermato il produttore Jerry Bruckheimer. “La parte interessante è che, da quando abbiamo collaborato con Mercedes, gli altri team hanno detto: ‘Aspetta un attimo, questo film parlerà di Mercedes e faremo brutta figura’”, ha raccontato all’Investor Day 2024 di New York.

In particolare, la Red Bull era estremamente preoccupata per come sarebbe stata dipinta. Bruckheimer ha spiegato che il team di Horner lo ha avvicinato dicendogli: “Saremo noi i cattivi’. Ci sono voluti tre anni per convincerli che non sarebbe stata così”, ha proseguito il produttore.

“E finalmente siamo arrivati ​​a un punto in cui tutti i team si stanno davvero appoggiando a noi per aiutarci davvero.”

Tutto tace sulla promozione del film, che secondo Deadline potrebbe avvenire a Cannes il prossimo anno. “Penso che lo mostreremo ai piloti e ai team di F1 a Monaco. Poi faremo delle anteprime a New York, Londra e in un sacco di altre città”, ha detto Bruckheimer.

Crediti immagine di copertina: Getty Images

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