Il presidente del Club dell’Automobile Italiano, Angelo Sticchi Damiani, ha affermato che le negoziazioni per il Gran Premio d’Italia non stanno andando per il verso giusto, principalmente per motivi economici. GP Italia rinnovo
Sticchi Damiani ha precisato che il costo per l’edizione del 2019 sarà di 21 milioni, una cifra che l’ACI (unica fonte di finanziamento del Gran Premio) non sarà in grado di sostenere nel 2020. “La conclusione delle trattative per il rinnovo non è affatto scontata, non voglio mettere a rischio il bilancio dell’ACI per salvare il GP d’Italia”, ha dichiarato il presidente dell’ACI a Motorsport.com.
A peggiorare la situazione, ha anche aggiunto che molti circuiti europei e sudamericani stanno faticando per soddisfare le richieste sempre più alte di Liberty Media, e che molti paesi dispongono di grandi risorse per far comparire nuovi circuiti nel calendario; chiaramente a svantaggio dei circuiti storici.
Il presidente ha concluso lamentandosi in modo molto esplicito dei metodi di pagamento imposti da Liberty al meeting dell’Associazione dei Promotori, composta da 16 dei 21 circuiti in calendario: “I negoziati per il rinnovo dei singoli contratti per ogni Gran Premio non sono collettivi, perché Liberty usa la stessa strategia di chi li ha preceduti, e cioè rinnovare il contratto non per più anni, ma per una sola volta”.
L’obiettivo di Liberty è chiaro: dare spazio a nuovi circuiti disposti a offrire ingenti contributi e;portare il culto della Formula 1 in tutto il mondo, lasciando indietro i circuiti storici a cui milioni di fans sono affezionati.
La rimozione del Gran Premio d’Italia potrebbe aprire le porte a un eventuale nuovo Gran;Premio d’Europa, ospitato nel circuito d’Imola, a cui Liberty sembra essere interessata de tempo.
L’unica cosa di cui si può essere certi è che se nel 2020 Monza non sarà nel calendario,;ci sarà un grosso calo di spettatori, essendo gli italiani molto legati a questo circuito.
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Poi. Dopo. Poi.