Gerhard Berger torna a parlare di Max Verstappen e spiega cosa lo differenzia (e lo rende migliore) dagli altri grandi campioni della F1.
Gerhard Berger svela cosa rende Max Verstappen dominante in F1. Una caratteristica che lo accomuna agli altri grandi campioni del passato, ma che lui ha portato all’estremo. L’ex pilota Ferrari e compagno di squadra di Ayrton Senna, che qualche settimana fa aveva declassato fra i migliori piloti di sempre proprio dietro Verstappen, ha le idee chiare: la chiave sta nell’allenamento.

Sembra banale dirlo, ma fare la differenza nello sport è tutta questione di allenamento. I calciatori passano l’intera settimana ad allenarsi per preparare la partita della domenica, così come i tennisti passano il tempo sul campo per perfezionare la propria condizione e i propri colpi. Per il motorismo, in realtà, le cose si complicano: i piloti non possono utilizzare le loro monoposto a piacimento.
Gran parte dell’allenamento di un pilota di Formula 1 è in palestra o al simulatore. Qualcuno fa qualche giro in kart, qualcun altro testa vetture di altre categorie. Il simracing ha portato una vera e propria rivoluzione, in questo campo, consentendo a tutti di poter provare l’ebbrezza delle corse comodamente da casa. Ed è qui che Max Verstappen, secondo Gerhard Berger, fa la differenza.
“Senna e Schumacher hanno beneficiato del fatto di aver corso sui kart fin da piccoli e di non aver fatto nient’altro nella vita se non gareggiare – ha spiegato Gerhard Berger ad Auto Motor und Sport – Ma Verstappen continua a guidare gare virtuali sul simulatore anche nel tempo libero. Pensa a dove si può sorpassare e dove no. Né Senna, né Schumacher, né Hamilton avevano questo strumento“.
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“Si nota come Max sia sempre al posto giusto. Alla partenza, alla prima curva, in un duello. Non riesco a pensare a nulla che possa essere fatto meglio di come lo faccia lui. Ecco perché Max Verstappen è probabilmente il migliore che abbiamo mai visto in Formula 1“.
Il concetto di “vivere per le corse” portato all’estremo, una filosofia che potrebbe prendere sempre più piede nel motorsport. Simulatori più fedeli alla realtà potrebbero offrire sensazione ancor più accurate, fornendo un mezzo potentissimo a tutti quei piloti desiderosi di eccellere nelle corse. Il futuro è virtuale.
Foto Copertina: Red Bull Content Pool
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