Il GP di Germania è ormai scomparso da anni dal calendario della F1: ma perché non si corre più a Hockenheim?
C’era una volta il GP di Germania, uno degli appuntamenti più attesi nel calendario della F1. Hockenheim è stato uno tra i circuito storici più amati.
Non solo: la patria tedesca ha regalato i natali a due dei più grandi campioni del mondo di Formula 1, Michael Schumacher e Sebastian Vettel.

Eppure, sono ormai diversi anni che non si corre più in Germania. L’ultimo Gran Premio si è disputato nel 2019, e ha visto Max Verstappen trionfare. L’anno precedente, Lewis Hamilton era arrivato sul gradino più alto del podio.
Dalla metà degli anni ’90 fino al 2006, la Germania ha ospitato due Gran Premi all’anno. La F1 ha girato a Hockenheim e Nürburgring. Dopo il primo ritiro di Michael Schumacher, che ha deciso di appendere al chiodo la tuta (salvo poi ritornare nel Circus nel 2010), le cose sono cambiate.
La popolarità della F1 in Germania è drasticamente calata. Nel 2007, l’Hockenheimring e il Nürburgring hanno stretto un accordo in base al quale si sarebbero alternati ogni anno nell’organizzare il Gran Premio.
Poi, nel 2008, è accaduto qualcosa che ha cambiato di nuovo le carte in tavola. La crisi economica globale ha colpito anche la Formula 1. La BMW si ritirò dallo sport, il Nürburgring andava verso la bancarotta. Non c’era nessun altro pilota tedesco che potesse replicare il successo di Schumacher.
Finché non è arrivato Sebastian Vettel, che in una manciata di anni ha vinto tutto quello che poteva. Quattro titoli mondiali consecutivi con la Red Bull, che lo hanno consacrato definitivamente nella Formula 1.
Vettel è poi passato alla Ferrari, ma i suoi fan non l’hanno abbandonato. A causa di problemi finanziari, i Gran Premi previsti al Nürburgring nel 2015 e nel 2017 non sono stati organizzati.
La F1 è tornata quindi a Hockenheimring nel 2016, nel 2018 e per l’ultima volta nel 2019. Ci fu un tentativo per riportare il circuito nel calendario, ma due fattori fondamentali hanno fatto svanire ogni speranza.
In primis la pandemia di Covid 19, che ha annullato diverse gare nel 2020. In secondo luogo, c’è l’avanzare di una Formula 1 sempre più americana che ha preso ormai piede. Al momento ci sono ben tre gare negli Stati Uniti (Miami, Las Vegas, Austin). Senza contare il mercato arabo (Qatar, Bahrain), pronto ad offrire sempre di più.
Viste le condizioni, con Nurburgring e Hockenheimring in gravi difficoltà economiche, la possibilità di rivedere un GP di F1 in Germania si affievolisce.
Crediti immagine di copertina: Automoto.it
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