Toto Wolff ha sottolineato come in Mercedes manchi ancora correlazione tra i dati raccolti in pista e le prestazioni della W15.
In Giappone il team di Brackley ha avuto un altro weekend difficile. Russell ed Hamilton hanno infatti chiuso la gara rispettivamente al settimo e nono posto. Mercedes sta vivendo una situazione molto complicata e Toto Wolff non riesce a capire come mai i dati raccolti in pista non trovino riscontro nelle prestazioni.

Dall’introduzione delle vetture ad effetto suolo nel 2022, il team tedesco non è ancora riuscito a sviluppare una monoposto competitiva.
Sulla carta, la rivoluzionata W15, avendo abbandonato i concetti estremi degli anni precedenti, avrebbe dovuto risolvere parecchi dei problemi visti sulla W13 e W14. O almeno, questo era quello che si pensava. La pista però sta raccontando tutt’altro.
I 34 punti raccolti in quattro gare sono infatti il peggiore inizio di stagione dal 2011 per il team tedesco. Il problema di Mercedes, come ammesso da Toto Wolff, sembra essere la mancanza di correlazione tra i dati delle simulazioni, e della galleria, con quelli della pista.
Perché Mercedes è così in difficoltà?
“Negli ultimi anni abbiamo seguito una certa strada, continuando a girare e rigirare” ha spiegato il TP Mercedes. “Siamo arrivati ad un punto in cui abbiamo detto: ‘Ok. Dobbiamo fare qualcosa di diverso’”.
“Stiamo misurando il carico con i nostri sensori e le schede di pressione. Questi ci dicono che, in una particolare curva di Melbourne, abbiamo 70 punti di carico in più rispetto allo scorso anno. Il tempo sul giro però non è superiore neanche di un chilometro all’ora. Quindi non ha alcun senso. Dov’è la limitazione?”
“Credo che volessimo spuntare qualche casella. C’è qualche limite che abbiamo individuato? Credo di sì”.
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“Tutto ciò che abbiamo visto in questi due anni indica che dovrebbe esserci molto più carico di quanto crediamo. Lo abbiamo misurato ed è lì. Il problema è che non riusciamo a ricavarne il tempo sul giro che dovremmo e che le simulazioni ci indicano. E non è una cosa banale”.
Come spiegato da Wolff, servirà un grande lavoro a Mercedes per cercare di recuperare la correlazione con la pista. Senza questa si rischia di imboccare una strada sbagliata anche con gli sviluppi.
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Copertina © Marco Miltenburg