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F1 | Investigazione sul budget cap: arriva l’esito e la penalità

Nel pomeriggio di martedì 29 ottobre, la FIA ha diramato un comunicato che conferma la sanzione penalità per due team di F1 che hanno violato il budget cap

Ancora problemi con il budget cap in F1 e ancora la FIA che decide di agire con una sanzione penalità per due diversi produttori di power unit. Alla fine la FIA ha scelto di usare il pugno morbido scegliendo di dare solo una multa. Così facendo non si penalizzeranno eccessivamente i team che usano le power uniti indicate.

I due produttori di power unit sono Honda e Alpine, come già precedentemente annunciato. Dopo la presentazione di tutta la documentazione richiesta da parte dei sei produttori di Power Unit registrati per la fornitura di Power Unit dalla stagione 2026 in poi, la Cost Cap Administration aveva eseguito il primo processo di revisione.

F1 | Investigazione sul budget cap: arriva l'esito sulla penalità
Photo Florent Gooden / DPPI

I primi risultati erano stati pubblicati l’11 settembre 2024. Ora è arrivata una novità. Alpine e Honda sono stati trovati in violazione procedurale delle Regole Finanziarie dei Power Unit. Tuttavia, i loro costi erano sotto il limite del Cost Cap (cappello di spesa).

Il comunicato FIA sulla violazione del budget cap

Di seguito il comunicato della FIA. “Alpine Racing SAS (“Alpine”) e Honda Racing Corporation (“HRC”) sono state ritenute in violazione procedurale dei regolamenti finanziari delle unità di potenza nonostante i loro costi rilevanti durante il periodo di rendicontazione del 2023 fossero inferiori al limite massimo di costo.”

La Cost Cap Administration ha offerto a entrambi i produttori di unità di potenza (“PUM”) un accordo di violazione accettato (“ABA”) per risolvere queste questioni. L’offerta è stata accettata da entrambi i PUM. La Cost Cap Administration ha riconosciuto che entrambi i PUM hanno agito in modo cooperativo e in buona fede“.

Infatti, durante l’intero processo di revisione hanno cercato di fornire ulteriori informazioni e prove quando richiesto in modo tempestivo. Inoltre, questo è il primo anno di piena applicazione dei regolamenti finanziari delle unità di potenza. In più, non vi è alcuna accusa o prova che Alpine o Honda abbiano cercato o ottenuto alcun vantaggio indebito a seguito della violazione” conclude poi il comunicato.

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