A causa dell’incidente occorso questa mattina a Sebastian Vettel, la Ferrari ha modificato il programma degli ultimi due giorni di test. Charles Leclerc salirà domani sulla SF90, mentre venerdì toccherà al tedesco.

Dopo una prima sessione di test filata liscia, in cui i due piloti della Ferrari hanno percorso quasi seicento giri per un totale di oltre 2700 chilometri, qualche contrattempo di troppo sta condizionando la seconda quattro giorni di test della Scuderia del Cavallino rampante.
Ieri un problema all’impianto di raffreddamento ha tenuto Charles Leclerc per due ore bloccato ai box. Oggi un cedimento meccanico ha causato l’incidente di Sebastian Vettel alla curva 3, dopo poco più di due ore di test. Per fortuna il pilota di Heppenheim ne è uscito incolume, ma la riparazione della SF90 ha richiesto diverso tempo.
Dopo l’incidente il team ha individuato la causa del cedimento, ma delle verifiche sono tutt’ora in corso. Leclerc è così potuto scendere in pista soltanto a pochi minuti dalla fine. Solo un giro di installazione per il ventunenne monegasco per controllare che tutte le riparazioni fossero andate a buon fine.
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L’incidente occorso a Vettel ha modificato il programma della Scuderia. Inizialmente Seb e Charles infatti avrebbero dovuto salire in macchina per tutte e quattro le giornate alternandosi alla guida della SF90 tra la sessione mattutina e quella pomeridiana.
Per avere un programma di lavoro più lineare, si è deciso di far girare i piloti per l’intera giornata. Il giovane monegasco guiderà domani, mentre il tedesco tornerà alla guida della rossa venerdì, l’ultima dei test invernali.
Nonostante l’incidente, Sebastian Vettel è rimasto comunque ottimista, forte di una Ferrari veloce e facile da guidare: “Chiaramente non abbiamo girato quanto avremmo voluto”, ha affermato Sebastian. “Ma le sensazioni che la vettura mi ha trasmesso sono state ancora una volta positive. La settimana scorsa è stata decisamente produttiva con moltissimi chilometri coperti. E anche ieri abbiamo potuto recuperare parte del tempo pista perso al mattino”.
Il quattro volte campione del mondo è poi passato a commentare l’incidente occorsogli e una buona parola per i meccanici non se la fa mai mancare: “Stavo entrando in curva 3 quando ho avuto la sensazione che ci fosse un problema con la parte anteriore sinistra della vettura. Da quel momento, non c’è stato nulla da fare per evitare l’impatto. Ci sarebbe voluta una via di fuga più ampia per evitare di andare a sbattere danneggiando la SF90. Fortunatamente non mi sono fatto nulla e alla fine della giornata, grazie al gran lavoro dei meccanici, siamo addirittura riusciti a rimettere la monoposto in pista”.
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