La FIA è preoccupata per le altezze da terra delle vetture e Tombazis ha proposto un plank standard nelle prossime stagioni.
Il plank delle nuove vetture di F1 è divenuto un interessante argomento di discussione da quando Hamilton e Leclerc sono stati esclusi dal GP del COTA per l’eccessiva usura. Un fenomeno che ha suscitato l’interesse dalla FIA per intervenire su quest’area della vettura, con Tombazis che ha proposto un plank standard.

L’episodio del fine settimana americano ha suscitato diverso scalpore all’interno del paddock. Un weekend con una combinazione di fattori che ha visto le vetture entrare in parco chiuso in anticipo in un circuito notoriamente sconnesso.
In quell’occasione, la FIA è stata criticata per il suo approccio mirato alle verifiche tecniche, con Hamilton che ha suggerito di aver sentito che anche altre vetture erano illegali. Tuttavia, queste altre vetture sono sfuggite alla squalifica perché non sono state ispezionate. Un’affermazione alquanto discutibile, poiché la federazione dispone di sensori capaci di rilevare i movimenti verticali sospetti e se impatta sul terreno.
Leggi anche: F1 | Hamilton e il mistero del trofeo lasciato sul tavolo: ulteriore segnale lanciato alla FIA?
Uno strumento che è entrato in vigore con la TD39 del 2022. Strumento che ha “costretto” le vetture a rimanere in una finestra di utilizzo per evitare il porpoising e il bottoming eccessivo. Di conseguenza, la FIA è in grado di prevedere con precisone quali monoposto sono più vicine al rischio di infrazione. Tuttavia, si tratta di un fenomeno endemico di questo sport. Una sorta di guardie e ladri tra FIA e le squadre, con i team alla perenne ricerca di qualsiasi vantaggio. Una condizione che spinge le regole vicino al loro punto di rottura per la ricerca di prestazione.
Con le squadre alla ricerca delle altezze da terra minime, a crescere non è solo il rischio di squalifica, ma anche la possibilità di fare incidenti. Infatti, ci sono diverse possibilità che un pilota si schianti quando l’auto si schiaccia su un dosso e rimbalzi come successo a Norris in quel di Las Vegas.

“Dobbiamo assicurarci che i circuiti, in generale, evitino le caratteristiche che possono causare questo problema”. Così è intervenuto Nikolas Tombazis, responsabile della FIA per le monoposto.