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F1 | La miniserie Netflix su Senna “l’esperienza più estenuante della mia vita”

Kaya Scodelario, nel cast della miniserie Netflix su Senna, racconta l’esperienza sul set e l’incontro con i tifosi del leggendario pilota di Formula 1.

Senna, la miniserie su Ayrton, arriva su Netflix il 29 novembre con tutti i suoi sei episodi. Dopo Formula 1: Drive to Survive, la piattaforma di streaming continua ad attirare gli appassionati di F1 con una nuova produzione.

Senna mira a raccontare le origini del mito del tre volte campione del mondo brasiliano, fino alla sua tragica morte, avvenuta al Gran Premio di San Marino il 1° maggio 1994.

Kaya Scodelario con Gabriel Leone, che interpreta Ayrton Senna – Credits: Netflix

Kaya Scodelario è una delle attrici presenti nel cast della miniserie Netflix, girata lo scorso anno a San Paolo. La star interpreta una giornalista di fantasia, metà inglese e metà brasiliana, che instaura una sorta di rapporto di stima e amicizia con Ayrton.

La Scodelario aveva “sempre sentito storie” sul pilota brasiliano, ma ha compreso la sua importanza solo con il documentario di Asif Kapadia del 2010, disponibile anch’esso su Netflix. “Quel cinema era gremito di brasiliani. Piangevano e urlavano in ogni scena in cui c’era Prost. E’ stata la più emozionante e passionale esperienza di cinema della mia vita.”

Per recitare nella miniserie di Netflix Senna, la Scodelario, britannica ma di origine brasiliana, ha parlato in portoghese e ha poi doppiato il personaggio nella versione inglese. “Ho passato anni a chiedere ai miei agenti di trovarmi un progetto in Brasile. Era davvero importante per me mostrare al mondo che questo faceva parte della mia cultura. Una volta in un articolo sono stata descritta come una rosa inglese, e mi ha fatto davvero inca**are. Perché non lo sono.”

Poi è arrivata l’opportunità con Senna. “Mi ci sono fiondata. Farò qualunque cosa, lo farà gratis, mi sono detta. Migliorerò il mio portoghese per parlarlo perfettamente.” L’esperienza sul set è stata “la più estenuante mai fatta”. Anche se non si trattava di un ruolo fisico, “cercavo di stare attenta ai suoni che emettevo con la bocca. Per assicurarmi che il mio accento fosse corretto. Ero spaventata.”

Crediti immagine di copertina: Netflix

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