George Russell ha confessato di aver sempre saputo di essere “troppo leggero”, prima del GP del Belgio di F1, da cui è stato poi squalificato.
F1 – George Russell sapeva di essere “troppo leggero”, prima del GP del Belgio. Il pilota inglese, che con una strategia estrema era riuscito a conquistare la vittoria a Spa-Francorchamps, era stato poi squalificato dalla gara. Il peso combinato di macchina e pilota era stato rilevato 1.5kg al di sotto della quota minima, portando alla conseguente esclusione dalla classifica finale.
Finita la pausa estiva, è tempo di tornare in pista per i piloti di Formula 1. La conferenza stampa di Zandvoort, però, è occasione per chiarire anche alcuni dubbi emersi all’indomani dell’ultima gara prima dello stop, quella di Spa-Francorchamps. La squalifica di George Russell è rimasta per molti giorni un piccolo mistero, che ha portato Mercedes ad un’approfondita analisi delle cause della perdita di peso.
La prima ipotesi formulata dagli addetti ai lavori, quella dell’eccessiva usura degli pneumatici e conseguente riduzione del peso delle mescole Pirelli, si è rivelata reale, ma solo in parte. Un ruolo importante lo ha giocato anche l’usura del plank, particolarmente sotto stress nella sezione dell’Eau Rouge. A questo va a sommarsi una “colpa” del pilota: George Russell era troppo leggero.
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“Non penso che avremo bisogno di ulteriore margine – ha spiegato il pilota Mercedes ai giornalisti presenti, fra cui gli inviati di F1inGenerale – Penso che le nostre procedure non siano state adeguate a coprire ogni scenario. Sapevo da prima della gara di essere un po’ leggero. Era troppo tardi per cambiare le cose se non mangiando una bistecca o qualcosa del genere!“.
“Ma ci sono delle cose che, con il senno di poi, avremmo potuto fare meglio e che faremo meglio in futuro – continua l’inglese – Come sempre, bisogna prima commettere un errore per rendersi conto di un problema. Se ci prendessimo un margine in tutto ciò che facciamo, non saremmo mai squalificati, non commetteremmo mai un errore, ma non conosceremmo mai il nostro vero potenziale“.
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Foto Copertina: F1inGenerale
