L’agenzia di scommesse SNAI pagherà le quote di chi aveva scommesso sulla vittoria di Vettel al Gran premio del Canada. Snai Vettel Canada
Correva un tempo in cui la Formula 1 era espressione di coraggio, talento e follia. Correva un tempo in cui i piloti erano tutti campioni per il solo fatto di possedere il coraggio di pilotare bolidi poco sicuri che regalavano emozioni adrenaliniche sia a chi li guidava sia a chi li guardava sfrecciare.
Tutto ciò correva un tempo (un tempo fatto del duello tra Arnoux e Villeneuve nel ’79 a Digione o dello scontro di mani tra Piquet e Salazar nell’ 82) ma adesso non corre più.
Che la Formula 1 odierna sia cambiata, non è certo una novità. Che non si assista più a duelli rusticani è diventata ormai la regola. La regola però ha reso tutto più sicuro sia per i piloti che per;gli spettatori a bordo pista. Ma fino a che punto le regole smettono di essere applicate per la salvaguardia in pista e diventano strumento di anestesia delle emozioni e del coraggio dei piloti?
Il duello, bello, del Gran premio del Canada di;domenica scorsa, neutralizzato da una decisione ritenuta dai più assurda, è stata un’ennesima dimostrazione di come le regole;ormai stiano estremizzando la loro funzione, rendendo il tutto una parata di tecnologia a quattro ruote piuttosto che una gara.
Per questo motivo, la SNAI, ha deciso di pagare comunque le quote a coloro che avevano scommesso su Vettel vincente in Canada.
L’azienda di scommesse ha parlato di “Iniziativa doverosa per una gara intensa e combattuta ma con un finale deludente per i tifosi della scuderia di Maranello e della Formula 1 tutta”.
Così facendo, l’azienda si è schierata dalla parte di coloro che ritengono che la decisione di penalizzare Vettel di 5 secondi sia stata assurda e che abbia falsato la reale conclusione della gara (finita comunque con il ferrarista davanti al pilota inglese della Mercedes).
Che questo avvenimento definito più volte triste, funga da precedente per evitare che si verifichi nuovamente in futuro? Solo il tempo saprà dirlo.