A meno di otto mesi dall’ingresso di Zandvoort nel mondiale di F1 del 2020 trapelano le novità al tracciato: piano per le vie d’accesso, pista allargata e un banking altissimo nel tratto finale, per accogliere oltre 100000 spettatori. Volano le prevendite del 2021
Il Gran Premio dei Paesi Bassi, in programma nel calendario di F1 il 3 maggio 2020 come prima gara europea, sarà certamente un bagno di folla per tutto il paddock e sopratutto l’idolo locale Max Verstappen, ma sono ancora molti i lavori da svolgere per trasformare il circuito da un grado 3 a un grado 1, ovvero adatto alla massima serie.
A coordinare il progetto sono il progettista della Dromo Jarno Zaffelli, e il delegato della FIA Roland Bruynseraede, cui spetta risolvere le notevoli criticità di un impianto che il Circus ha abbandonato nel 1985, quando ancora si correva sul vecchio, velocissimo tracciato originale, di cui ora rimane solo la parte fino alla Scheivlak, dopo che metà del terreno, tra cui 300 metri di rettilineo dei box, furono venduti per ripianare i debiti. zandvoort f1 2020
Già venduto un terzo dei biglietti del 2021
L’enorme afflusso di tifosi a Zandvoort è ancora in fase di programmazione: oltre un milione di persone hanno richiesto dei biglietti, che risultano attualmente sold out. Inoltre sono già stati vendute 35000 prevendite per il 2021!
Con solo 100000 posti liberi, però, molti saranno costretti a rinunciare a andare in pista. Ci saranno tuttavia dei maxi-schermi nella località balneare olandese, che sarà anche chiusa al traffico durante il weekend, per migliorare la situazione nelle due vie d’accesso al circuito. zandvoort f1 2020
Pit lane e rettilineo principale allargati e migliorati
L’edificio box non sembra subirà grandi cambiamenti, mentre ci saranno delle modifiche all’ingresso della pit lane, che sarà accorciato, e all’uscita, con le monoposto che rientreranno dopo la prima curva, la celeberrima Tarzanbocht, e non subito prima come adesso. Sarà allargato di due metri il rettilineo principale, che al momento è largo solo 10 metri. zandvoort f1 2020
Vie di fuga in asfalto, ma non troppo
Nelle curve Tarzan e Schivlak e all’ingresso della chicane Audi ci sarà una breve via di fuga in asfalto prima della ghiaia, che rimarrà come principale copertura delle vie di fuga nelle altre curve del tracciato.
Rivoluzionato il terzo settore: banking da 17°!
La più importante modifica al circuito sarà la rivoluzione dell’ultimo settore, pensato per permettere un lungo tratto in piena accelerazione prima della curva 1: la chicane Audi (Hans Ernst Bocht) sarà più stretta in ingresso e più larga in uscita, per aggiungere un punto di sorpasso e raccordarsi alla nuova curva 13, che sostituisce le Kumho e Arie Luyendijk Bocht. Nel fare questo, servirà modificare la Hunzerud per allargare il paddock.
La nuova curva 13 sarà una sfida totalmente diversa rispetto al resto del campionato, con un raggio di circa 130-140 m e una sopraelevazione (o banking) di 15-17°, superiore a quello di tutti gli ovali usati in Indycar (Texas escluso), e, come in un ovale, senza via di fuga. A differenza dell’Indianapolis Motor Speedway in configurazione stradale, il banking sarà preso sì in pieno, ma a velocità più basse, a tutto vantaggio della tenuta delle gomme e della sicurezza, che vedrà l’impiego delle barriere SAFER, ovvero i muri “soffici” di acciaio e polistirene che si interpongono tra la carreggiata e il muro.In F1 queste barriere sono state usate a Indianapolis e a Montreal e Baku, ma questa è una delle prime applicazioni in Europa.
In questo modo i piloti avranno 1200 metri di acceleratore al 100%, una curva finale che non impedisce di avvicinare l’altra vettura e 600 metri di DRS per tentare un attacco, risolvendo il problema del sorpassi su una pista molto critica anche nelle serie minori in questo punto.