F1 | “Lasciate cucinare Vasseur”: il demone di cui Ferrari aveva disperato bisogno

Frédéric Vasseur entra in Ferrari in punta di piedi, rivoluziona lentamente la GeS e la squadra di F1 e ora prepara la prossima mossa.

Frédéric Vasseur, l’uomo di cui Ferrari aveva disperato bisogno, sarà il condottiero della rinascita in F1. L’ironia social si spreca, il francese è già diventato un meme, un “demone” capace di ridare lustro al Cavallino Rampante, un passo alla volta. Il Toto Wolff d’Oltralpe, che dietro al sorriso benevolo e ai modi gioviali, nasconde uno spietato (ed essenziale) istinto manageriale.

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Il cuore Ferrari al centro della Formula 1 che sarà – Ferrari Media Centre

Lewis Hamilton è solo l’ultimo tassello di un mastodontico puzzle che Ferrari sta lentamente componendo. Il primo fu proprio Frédéric Vasseur, la pietra angolare della Rivoluzione Rossa, colui che avrebbe avuto l’incarico di condurla a compimento. Un signorotto francese, simpatico e cordiale, con sulle spalle un bagaglio d’esperienza nel motorsport da far impallidire.

La presentazione è cauta, quasi timida. L’ambiente è nuovo, i meccanismi Ferrari intricati e ingarbugliati, c’è bisogno di tempo. Qualcosa, a dir la verità, si muove subito: i protetti di Vasseur cominciano a venir fuori, a scapito dei capisaldi del progetto binottiano. Nomi come quello di Ravin Jain vengono catapultati al centro dell’azione, mentre i vari Mekies, Sanchez e Rueda vengono rimpiazzati.

Attrarre altro personale, però, è complesso. Lo smacco subito dal rifiuto di Pierre Waché sembra mettere un freno alle aspirazioni ferrariste. C’è bisogno di riportare Maranello sotto i riflettori: il mito, evidentemente, non basta più.

Ma come si fa a riaccendere una fiamma ormai morente? ‘Con una bomba incendiaria‘, risponde Vasseur: a partire da Montecarlo, i contatti fra Ferrari e Lewis Hamilton, un sette volte Campione del Mondo, si fanno più intensi. Prima informali, poi formalissimi. Intanto arriva anche Loic Serra dalla Mercedes, che servirà da attuatore: la bomba è pronta a scoppiare. E lo fa.


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Sir Lewis Hamilton si unisce alla Rivoluzione Rossa. L’incendio divampa: a Maranello possono arrivare Peter “Bono” Bonnington (ingegnere di pista), Andrew Shovlin (direttore dell’ingegneria di pista) e Riccardo Musconi (head of trackside performance). Ma anche se nessuno di loro dovesse essere ammaliato dal fascino italiano, altri lo saranno.

Le fiamme marciano, inesorabili, verso il 2025. Ma guardano già oltre, a quando il lavoro del campionissimo inglese dovrà essersi concretizzato nella ricostruzione di un ambiente vincente. La posta in gioco è troppo alta per sbagliare, ma questo non spaventa il condottiero di cui Ferrari aveva disperato, tragico bisogno. Ancora una volta, lasciate Vasseur cucinare.

Foto Copertina: Ferrari Media Centre

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