Il tragico incidente che ha visto la prematura scomparsa di Anthoine Hubert è da subito stato classificato come una tremenda fatalità. Le indagini di FIA e autorità competenti sono in corso, ma la Federazione non è rimasta inerte, sollecitando da subito cambiamenti a Spa. Hubert Spa
Le discusse vie di fuga Hubert Spa
La tragica dinamica dell’incidente ha sollevato dubbi sull’opportunità di mantenere vie di fuga in asfalto al Raidillon, che si affronta a oltre 260 km/h. Il rischio che la macchina, dopo l’impatto, rimbalzi e torni in pista è troppo elevato. Così si esprime la dirigenza del Circuito di Spa-Francorchamps, nelle parole di Nathalie Maillet ai media belga.
“Non ci sono piani per cambiare il tracciato al Raidillon. Ma quello che è già certo è torneranno le vie di fuga in ghiaia. Gli standard per i motocicli sono più severi. In questo modo, l’adeguamento del circuito agli standard per le moto [previsto entro il 2022, ndr] avrà un effetto positivo sulle auto. Le discussioni in corso si concentrano sulla collocazione delle vie di fuga e sulla loro profondità. E anche per sapere se devono coprire l’intera curva o meno. Cercheremo di finalizzare tutto entro la fine dell’anno per poter presentare la licenza adeguata.”
Le certezze di Spa
Nonostante la forte (e giusta) reazione mediatica alle vicende dello scorso sabato, Maillet non ha dubbi sulla necessità di far correre la Formula 1 a Spa, circuito che rimane fra i più iconici e apprezzati al mondo.
“Questo incidente non mette in discussione la permanenza della Formula 1 a Spa-Francorchamps. Quello che è successo fa comunque parte del mondo delle corse. Naturalmente, siamo tutti segnati. Dobbiamo migliorare il circuito. Continueremo anche a sviluppare il centro medico.”
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