F1 | Le dimensioni delle F1 2026 sono un ritorno voluto al passato?

Le nuove F1 del 2026 saranno più piccole rispetto a quelle attuali, riprendendo alcuni concetti di vent’anni fa. Ma ha senso confrontarle con le vetture del passato?

Vent’anni possono sembrare relativamente pochi, ma in un ambiente come la Formula 1, l’innovazione corre alla stessa velocità delle monoposto, e questo non sempre è un bene. È il caso delle nuove vetture del 2026, che sono state profondamente riviste sotto ogni aspetto, a partire dalle dimensioni, dopo quattro anni di un’era regolamentare che non è stata del tutto soddisfacente. Le monoposto di oggi hanno raggiunto livelli tecnologici e prestazionali altissimi, a volte andando persino oltre, al punto da rendere necessari dei passi indietro.

Guardando alla storia, il tragico caso di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger ne è un chiaro esempio. Due vittime, sì, di negligenze umane, ma anche passeggeri di vetture estremamente performanti, tanto che la FIA fu costretta a intervenire, ridimensionando drasticamente le prestazioni delle monoposto per la stagione successiva.

Ma non è solo la sicurezza ad aver messo in discussione questo sport. Anche la spettacolarità delle gare ha subito un duro colpo a causa di vetture sempre più complesse. L’attuale regolamento sulle monoposto ad effetto suolo ne è una dimostrazione: la FIA ha tentato di rallentare la precedente generazione di auto per favorire lo spettacolo, ma i risultati non sono stati del tutto convincenti. Le monoposto sono ancora troppo grandi, pesanti e sofisticate, e la genialità degli ingegneri ha permesso di sfruttare ogni zona grigia del regolamento, aumentando il divario tra i vari team e andando spesso contro lo “spirito del regolamento”.

Era chiaro che la Formula 1 avesse bisogno di una rivoluzione, e questa è arrivata con il nuovo cambio regolamentare del 2026, il più significativo della storia.

Sorvolando l’aspetto motoristico, è evidente come la FIA voglia ridurre drasticamente le dimensioni delle monoposto e semplificare l’aerodinamica, riportando il design a qualcosa che ricorda vagamente quello di due decenni fa. Ovviamente, il confronto con le F1 di venti anni fa è impossibile, poiché le differenze restano sostanziali: dagli pneumatici alle power unit, fino all’aerodinamica attiva.

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F1 2026 e 2006 a confronto

La Formula 1 ha davvero perso il suo fascino?

La risposta è no. Anzi, la Formula 1 di oggi ha compiuto enormi passi avanti in termini di spettacolo. Basti pensare che, negli anni 2000, la mancanza di spettacolarità era un problema ancora più marcato rispetto a oggi. Con le normative del 2026, la FIA non punta a copiare le auto del passato, ma a ispirarsi a quei concetti che, all’epoca, rendevano le corse più affascinanti.

Tra le varie ispirazioni al passato, una delle più rilevanti per il 2026 è la riduzione degli ingombri, un aspetto che vale la pena analizzare. Prima, però, facciamo un breve riepilogo delle principali novità del regolamento.

Cosa cambierà nel 2026?

Le F1 del 2026 saranno più compatte. La trasmissione avrà un numero ridotto di marce, diminuendo di conseguenza gli ingombri. La larghezza delle monoposto scenderà da 2000 mm a 1900 mm, mentre il passo varierà da 3600 mm a 3400 mm. Anche le superfici alari saranno ridotte, il che comporterà una diminuzione della downforce. Le auto saranno più leggere, con telai e pneumatici più compatti, ma questi ultimi manterranno i cerchi da 18 pollici.

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F1 2026 e 2025 a confronto

L’obiettivo è ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica, motivo per cui è stata introdotta l’aerodinamica attiva. Questa soluzione consentirà di aumentare le velocità di punta e compensare il calo di prestazioni in curva, favorendo i sorpassi e migliorando l’autonomia dei motori.

Ridurre le dimensioni è davvero un vantaggio?

Se si confrontano le monoposto attuali con quelle previste per il 2026, il cambiamento è evidente, ma rispetto alle vetture di venti anni fa la differenza rimane comunque notevole. Anzi, si potrebbe dire che non esiste più alcun punto in comune con le vetture del passato.

Un telaio più piccolo significa un’auto più leggera e quindi più agile. Inoltre, monoposto più compatte hanno maggiore spazio in pista, favorendo battaglie più serrate, soprattutto su circuiti stretti come Montecarlo.

Tuttavia, la larghezza delle vetture influisce sulla loro capacità in curva: monoposto più larghe generano più carico aerodinamico, consentendo velocità più elevate in percorrenza. D’altra parte, un’auto più larga produce maggiore resistenza, riducendo le prestazioni in rettilineo e rendendola più sensibile all’aria sporca generata dalle vetture che la precedono.

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Vetture 2025, 2026 e 2006 a confronto

Replicare le vetture del passato è dunque impossibile, ma tornare indietro concettualmente su alcuni aspetti è possibile, e la FIA sembra aver preso questa direzione. Con il nuovo regolamento sportivo del 2026, l’obiettivo è ridurre gli sprechi, abbassare i costi e semplificare le vetture, riportando la Formula 1 a un concetto più “essenziale”, proprio come in passato. Semplificare le monoposto significa anche dare ai piloti vetture che esaltino maggiormente le loro doti di guida rispetto a quanto avviene oggi, e anche questo potrebbe essere considerato un ritorno alle origini.

A prima vista, il nuovo regolamento tecnico sembra una ventata d’aria fresca per lo spettacolo e gli appassionati, ma per giudicarne l’efficacia bisognerà attendere che le monoposto scendano in pista.

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