Il decimo appuntamento della stagione, disputato sullo storico circuito di Silverstone, ha regalato una gara sorprendente come non se ne vedevano da tempo. Sorpassi, difese e contatti da capogiro che hanno saputo entusiasmare ed una lotta tra Verstappen e Leclerc che rimarrà negli annali di questo sport. pagelle Gp Silverstone
Appena conclusa una delle gare più belle degli ultimi anni, vediamo le pagelle degli attori di questo week-end britannico. pagelle Gp Silverstone
Mercedes: 10
Nulla da eccepire. La Mercedes, come se non fosse già abbastanza chiaro, è la scuderia più prestante dell’intero circus ( se non addirittura una delle migliori di sempre). Sempre perfetta fin dall’inizio, sempre veloce, chirurgica, precisa come un orologio svizzero. Quando è così, ovvero praticamente ad ogni gara, è imbattibile. Ennesima doppietta stagionale, ennesimo dominio incontrastato. Nulla possono gli avversari, nemmeno i più blasonati. Su un altro pianeta (anzi sulla luna vista la vicinanza con i 50 anni dallo storico sbarco).
Lewis Hamilton: 9,5
Si sarebbe anche meritato di più probabilmente, però non ha ottenuto la pole. A casa sua. Beffato dal compagno di squadra al sabato, si mette subito a caccia di Bottas, inanellando giri da paura. La fortuna è dalla sua quando entra in pista la safety car e sfrutta il pit proprio in quel momento, riuscendo a guadagnare i 9 secondi che gli servivano per uscire al comando. Da lì in poi scappa, riuscendo a siglare il giro più veloce all’ultimo giro con le gomme già usurate. A casa sua non si batte.
Valtteri Bottas: 9
Il finlandese ha dato sprazzi di ottimo talento e cattiveria. Si prende la pole al sabato per soli 6 millesimi. Parte benissimo e si difende altrettanto bene, rifilando addirittura un controsorpasso ad Hamilton, il quale è costretto a rallentare ed aspettare un momento più propizio (poi arrivato). Fa tutto bene, ma perde la gara a causa di un evento a lui sfortunato. Ottima prestazione.
Ferrari: 5,5
A due facce il week-end della scuderia del cavallino rampante. Arriva a Silverstone con la consapevolezza di un importante gap con le Mercedes. Recupera in qualifica, dove riesce a settare benissimo la macchina di Leclerc, che si piazza terzo a soli 79 millesimi dal poleman. Solo sesto invece Vettel. Poi in gara inizia a soffrire subito anche il passo delle Redbull che avanzano. Qui è d’obbligo dirlo: solo Leclerc salva il week-end, mettendo in scena una difesa degna di un campione tra i campioni. Per il resto, altri, soliti, errori di strategia e lentezza nelle soste.
Charles Leclerc: 9,5
Inizia ad essere ridondante dirlo, ma il pilota monegasco non solo merita il posto in Ferrari, ma forse è proprio la Ferrari che non merita il suo talento. Oggi è andato in scena uno dei più bei duelli della storia della Formula 1. Il duello Arnoux-Villeneuve a Digione nel ’79 è stato eguagliato se non superato. Si difende per 20 giri da un Verstappen inferocito e con una macchina più prestazionale. Penalizzato dalla strategia Ferrari, non si arrende e continua a spingere, effettuando un sorpasso all’esterno su Gasly da far urlare al miracolo. 9,5 perché comunque non ha vinto la gara e, forse, perché avrebbe potuto sorpassare Gasly prima.
Sebastian Vettel: 3
Sebastian non c’è più. Il Canada lo ha prosciugato. Sembra l’ombra di sé stesso. Sesto in qualifica, sembra riprendersi in gara non ascoltando, giustamente, l’ordine di rientro ai box da parte del muretto. Sembra una gran gara la sua, fino a quando commette un errore assurdo, andando ad impattare violentemente sul posteriore di Verstappen rovinando la gara di entrambi. Risultato: 0 punti e tanto su cui riflettere.
RedBull: 8
In netto miglioramento la scuderia austriaca. Forte dell’unica vittoria non tedesca in stagione, si presenta agguerrita sul circuito situato a pochi chilometri dai suoi stabilimenti. Con una livrea dedicata a 007, la RedBull fa paura. Vicina in qualifica e veloce in gara, riesce a mettere sotto pressione la Ferrari. Positive, ancora una volta, le prestazioni del motore Honda.
Max Verstappen: 9
Qui, come detto sopra, siamo di fronte alla storia di questo sport. Max Verstappen da l’impressione, quasi la certezza ormai, che si sentirà parlare di lui molto a lungo. Lotta con Leclerc per un terzo di gara, cercando di infilarsi ovunque veda uno spiraglio. Tira staccate, accelerate, incroci di traiettoria, di tutto. Persino nella pit lane si mette ruota a ruota con il nemico ferrarista. La sua gara viene rovinata da una sciagurata mossa di Vettel, che lo butta sulla ghiaia, facendogli perdere un podio sicuro. Strepitoso.
Pierre Gasly: 8
Finalmente il figliol prodigo sembra essere tornato. Il giovane francese, dato per spacciato, si mostra in grande spolvero (non solo per la tuta che ricorda uno smoking) dando dimostrazione di velocità e costanza. Sempre vicino al compagno di squadra, sia in qualifica che in gara, fa un’ottima prestazione. Chiude al quarto posto davanti a Verstappen, penalizzato però dall’incidente con Vettel.
McLaren: 7
Ormai la scuderia di Woking inizia ad essere una costante del campionato. Sempre in palla, sempre veloce. Arriva a Silverstone nella settimana della conferma di entrambi i piloti per la stagione 2020. In costante crescita.
Lando Norris: 6
Un week-end perfetto fino al sabato. Da la paga al più navigato compagno di squadra, firmando un’ottima qualifica. Dopo una prima parte di gara eccellente in cui fa esultare per la lotta con Ricciardo, sembra scomparire un po’, complice anche la Safety car. Finisce fuori dai punti. Un Peccato.
Carlos Sainz: 8
Uno dei piloti più solidi in griglia. Sembra non trovare il ritmo in qualifica, piazzandosi solo in 13esima posizione. In gara si trasforma e mette in scena una rimonta incredibile, arrivando addirittura “primo degli altri” in sesta posizione.
Toro Rosso: 6
La scuderia italiana è vittima di alti e bassi un po’ troppo evidenti. Questa volta però è sembrata portare una vettura abbastanza competitiva. Riesce a mettere Albon nelle condizioni di qualificarsi nono. Mentre Kvyat si qualifica solo 17esimo. A due facce.
Alexander Albon: 7
Ottima qualifica per il rookie. Ferma infatti il cronometro in nona posizione. In gara però, dopo delle belle battaglie a centro gruppo, è costretto a cedere agli attacchi di Hulkenberg sul finire. Arrivando solo 11esimo a fine gara.
Danil Kvyat: 7,5
Un week-end strano per il russo. Sembra andare molto male, rimanendo escluso in Q1. In gara però vince l’esperienza e l’ex RedBull riesce ad arrivare a punti, chiudendo in nona posizione.
Renault: 7
La casa francese continua la sua stagione altalenante. Non si sa mai cosa aspettarsi dalla “giallona”. Questa volta il week-end sembra sorriderle. Conferma il trend che la vede più in difficoltà in qualifica e più performante in gara. Piazza entrambi i piloti a punti.
Daniel Ricciardo: 7
Ormai l’alfiere della scuderia francese. Riesce a partire dalla settima piazza. In gara ingaggia dei fantastici duelli all’ultima staccata con Norris. Finisce in settima posizione facendo il massimo che il mezzo gli permette. Solido.
Hulkenberg: 6,5
Fa il suo compito. Quasi sempre dietro al compagno di squadra ma non c’è da stupirsi quando il compagno si chiama Ricciardo. Arriva decimo sia in qualifica che in gara. Un po’sfortunato dato il guasto momentaneo alla vettura sul finire della gara. Costante.
Racing Point: 4,5
La macchina proprio non sembra aiutare i piloti quest’anno. Perez fa il suo e riesce a qualificarsi per il Q2 ma oltre non va. La vecchia Force India quarta forza del campionato è ormai solo un ricordo.
Checo Perez: 4,5
Passa il Q2 ma si ferma lì. In gara tampona Ricciardo e rompe l’ala anteriore. Chiude in ultima posizione. Non è la sua stagione.
Lance Stroll: 4,5
Mai inquadrato, mai in zona punti, mai veloce. Fuori nel Q1 e relegato in fondo anche in gara.
Alfa Romeo Racing: 6,5
Dà segnali di ripresa incoraggianti. Dopo la buona gara austriaca, si presenta a Silverstone con le carte in regola per far bene. Port anche degli aggiornamenti molto particolari all’ala anteriore. Riesce a far passare il taglio del Q1 ad entrambi i piloti. In gara si dimostra decentemente competitiva. In gara Raikkonen chiude ottavo, mentre Giovinazzi è costretto al ritiro per cause ancora da chiarire ma legate ad un malfunzionamento di qualche componente della sua vettura.
Kimi Raikkonen: 7
Il numero 7 si merita un 7 perché è costante. Si qualifica appena dietro Giovinazzi, ma in gara fa valere la sua esperienza, chiudendo la gara in ottava posizione.
Antonio Giovinazzi: 6
Sfortunato il pilota italiano. Parte bene il week-end, dando sfoggio di maggiori velocità rispetto al più blasonato compagno di squadra. Si qualifica davanti Raikkonen ed in gara si difende bene. È costretto però al ritiro per cause ancora da chiarire.
Haas: Senza voto
La Haas, reduce da una settimana di indiscrezioni riguardo lo sponsor, si presenta a Silverstone con le ossa rotte. Mai competitiva, mai veloce, mai costante, mai solida. Il week-end più brutto da quando è in Formula 1. Un tunnel di cui non si vede la fine.
Romain Grosjean: 3
L’immagine del suo week-end è quella che lo vede in controsenso all’uscita della pit lane con l’ala anteriore rotta. Imbarazzante.
Kevin Magnussen: senza voto
Difficile giudicare il pilota Danese. Come se non fosse stato presente in griglia.
Williams: 4
La scuderia inglese ci prova. In questo week-end ricorrevano anche i 50 anni da team principal di Sir. Frank Williams. Solo questo basta per dare un 4 di incoraggiamento. Mai inquadrati e mai in gara, ma questa ormai è una triste abitudine. Di una categoria inferiore.
George Russell: 5
Più di così il giovane inglese non può fare. Più che un anno in Formula 1 è come se stesse facendo un anno di limbo in una categoria intermedia tra F1 ed F2.
Robert Kubica: 4
Prende sempre la paga dal compagno di squadra, sia in qualifica che in gara. Il suo sponsor afferma che correrà per tutta la stagione ma con dei risultati così c’è da vedere se il pilota stesso voglia continuare.
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