Una nuova filosofia aziendale, nuovi metodi e la volontà di accontentare un pubblico in precedenza troppo distante dai protagonisti. Una fresca ondata di novità che dal 2018 ha rimodernizzato il campionato a ruote scoperte più famoso al mondo.
Il passaggio di consegne avvenuto nel 2017 è stato il punto di svolta. La necessità di cambiare era la chiave per abbracciare le richieste da troppo tempo dimenticate di appassionati e richiamare l’attenzione di un nuovo pubblico, quello giovanile ancora poco coinvolto nel circo della F1. Un cambiamento dettato da delle scelte precise di mercato grazie a numerose ricerche che hanno aperto la strada ad un nuovo agire. Liberty Media Intrattenimento F1
Aria Nuova
Ruolo primario lo ha giocato Ellie Norman, la prima vera F1 Marketing Director. In tempi precedenti l’impostazione aziendale non prevedeva il calcolo delle variabili legate allo spettatore, mentre odiernamente ciò è un capitolo da analizzare molto attentamente.
Con la nuova acquisizione si è trasformato il nuovo modo di fare Business. Elemento chiave per il successo di una campagna marketing di queste dimensioni è la ricerca, specificamente di una fan research. Per sapere cosa il “cliente” vuole, l’azienda deve sapere come “soddisfarlo”. Centinaia di domande a tifosi, appassionati e semplici spettatori hanno permesso ai ricercatori di capire su quale via indirizzare la nuova Formula 1.
Tante scelte della nuova gestione provengono proprio dalla Norman. Oltre alla novità grafica del nuovo logo, e famosa e da molti poco accolta è quella della “scomparsa” delle grid girls. In un intervista rilasciata al sito SportsPro, la manager ha dichiarato di aver agito pensando all’utilità delle celebri ragazze nello sport di oggi. Non c’è bisogno di scrivere quale sia stata la risposta emersa nel team work capitanato dalla manager.
I Media
Il ruolo della televisione, media per eccellenza si è rafforzato con Liberty Media. La concentrazione sulle possibilità del mezzo e soprattutto dell’interattività ha permesso di trasmettere con un più ampio raggio gli avvenimenti all’interno del Circus. Una ricerca di intrattenimento. Fare dei piloti i personaggi e della stagione una serie televisiva.
Inversione di tendenza rispetto al 2011
I risultati non tardano ad arrivare, grazie a gran premi con frequenti lotte, action e drama mescolato insieme innescano lo spettacolo che a sua volta tende ad alzare le percentuali di share televisivo. Un esempio è il GP d’Italia 2019 vinto da Leclerc, con una media di spettatori pari a 7 milioni. Le cifre non sono tardate ad arrivare anche a Silverstone dove la Ferrari pur non essendo in lotta per la vittoria, si è toccato uno share totale del 30% con 3 milioni di spettatori sintonizzati.
F1 TV è il simbolo di una comunicazione completa, parola d’ordine: Totale accessibilità. Diversa dai soliti canoni della televisione e capace di accontentare lo spettatore al 100%, il recente sistema “telecomunicativo” ha riscontrato per ora discreto successo. Ovunque si può seguire la diretta di un GP o della sessione pomeridiana di libere, condita da numerose inquadrature, con la possibilità di scegliere tra le 20 disponibili quella del proprio pilota preferito. Liberty Media Intrattenimento F1
I Social
Il fattore Instagram fa la sua parte. Il social network più in voga degli ultimi anni, dopo aver scardinato nel ranking di utilizzo Facebook è ormai sempre più utilizzato anche dalle grandi aziende. E F1 è una di queste. Non solo con lo scopo di informare ma ultimamente si è avvalsa di Instagram per interagire direttamente con i propri followers. Un flusso continuo di interazioni permettono al profilo (@f1) di vantare quote prossime ai 9 milioni di followers.
Riproposizioni di gare storiche, analisi statistiche e tanti altri contenuti, per non parlare dei veri protagonisti, Hamilton e Norris sopra tutti. Particolare il caso di Lando (@landonorris) che ha approfittato della sua enorme simpatia, mancata nella F1 del recente passato, per conquistare centinaia di migliaia di fan. Al giorno non conta essere forti ma essere originali, e Norris lo ha capito benissimo. Liberty Media Intrattenimento F1
L’attenzione alla propria immagine è evidente se si pensa che ormai ogni team è attivo su Instagram e nel caso di McLaren anche su YouTube. Proprio la squadra di Woking ha rilanciato il proprio marchio attraverso il social dei video, grazie anche alla personalità dei suoi due driver, Norris e Sainz. Il canale F1 invece è un’ottima e comoda offerta, gratuita ovviamente, per godersi highlights della gara dopo poche ora dal suo termine.
Più vicinanza al pubblico
La frase “Portare la F1 tra la gente”, se detta cinque anni fa, o magari anche meno, pareva più un ossimoro che altro. Lo sport dei ricchi in mezzo a chi ricco non è. Invece anche avvicinare i tifosi ai propri idoli non è più da tempi recenti una lontana fantasia, ma sempre di più una realtà (quasi) quotidiana. Esemplari sono gli eventi organizzati quali la celebrazione dei novant’anni della Ferrari a Milano in settembre e lo show con alcuni protagonisti prima del weekend di Austin in quel di Los Angeles.
Il paddock e il villaggio F1 come veri centri di intrattenimento. Una nuova filosofia di vita, o nel caso del Village, di rivitalità. Non che prima non avesse mai avuto importanza, ma dal 2018 allo spettatore che tra una qualifica e una gara di F2 non sa che fare, può tranquillamente vivere l’atmosfera motoristica anche fuori dalla pista. Liberty Media Intrattenimento F1
Team shop, simulatori che sponsorizzano la nuova tendenza dell’ E-Sport, Musica dal vivo, sono solo alcuni dei passatempo studiati alla perfezione per un’esperienza degna di uno spettacolo targato Liberty Media.
Un mondo più aperto verso i fan lo dimostra il Pirelli Hot Lap, evento della domenica mattina in cui si da la possibilità (più unica che rara) di fare da passeggero per due giri di pista con un pilota professionista a bordo di una supercar, Mercedes ed Aston Martin tra le più quotate.
Trovarsi a centocinquanta all’ora all’Ascari in compagnia di Bottas o a tutto gas sul rettilineo mentre Verstappen ti racconta come ci si sente a fare il pilota, è una dei regali che la nuova gestione mette in palio. Anche le piccole cose come offrire un’opprtunità come queste possono diminuire la distanza tra brand e tifoso, per troppo tempo rimasti lontani.
Una nuova visione che tutt’altro ha a che vedere con quella dell’era Ecclestone. Una vera e propria azienda che cura nei minimi dettagli il proprio progetto, con l’attenzione allo stesso tempo verso i profitti. Uno sport in continuo cambiamento ma che che sa soddisfare il pubblico sempre.
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