Analizzando come sarebbero le classifiche mondiali senza gli errori commessi da piloti e team, emerge come la Mercedes sia maestra anche nel finalizzare i risultati ogniqualvolta si presenti l’occasione. Classifica F1
L’esito del mondiale di Formula 1 2019 sembra essere diventato una questione privata tra i due piloti della Mercedes. La supremazia tecnica delle frecce d’argento ha contribuito in maniera sensibile ai successi della casa di Stoccarda. Un altro fattore fondamentale tuttavia in cui gli uomini della Mercedes si sono mostrati maestri è stato il cinismo. Il team campione del mondo è riuscito a sfruttare pressappoco tutte le opportunità che gli si sono presentate, massimizzando il vantaggio in classifica che la sola supremazia tecnica gli avrebbe consentito. Classifica F1
Ferrari e Red Bull invece hanno tanto da recriminare in termini di punti persi per strada. Andando a riscrivere le classifiche iridate senza gli errori strategici commessi dal muretto o dai piloti, emergono dei distacchi tali da mantenere ancora il campionato perfettamente aperto allo stato attuale. Con i se e con i ma non si costruiscono le vittorie, ma analizzare la quantità di punti persi dagli inseguitori evidenzia quanto questi debbano lavorare sulla finalizzazione del risultato oltre che sulla competitività delle proprie vetture. Allo stesso modo, la classifica ipotetica evidenzia ulteriormente la grande bravura della Mercedes nel gestire le situazioni in pista.
A fini dell’analisi, dal momento che è impossibile tenere conto di tutte le possibili variabili occorse nel campionato, saranno presi in esame solo gli episodi principali. Essi inoltre saranno trattati con la dovuta prudenza, senza ipotizzare scenari eccessivamente ottimisti.
Ferrari, quante occasioni mancate
La Ferrari è la squadra che più ha da rimproverarsi da quanto avvenuto nella stagione attuale.
Il primo episodio sotto analisi è il Gran Premio del Bahrain. Risulta realistico ipotizzare una vittoria per Leclerc senza il problema al motore e un terzo posto per Vettel, se questi non fosse andato in testacoda dopo aver subito il sorpasso da Lewis Hamilton.
A Baku il rimpianto più grande per la scuderia di Maranello è legato al crash di Leclerc in prova. Pur con una Mercedes che si è dimostrata molto competitiva sul passo gara, le rosse avrebbero potuto agevolmente chiudere al terzo e al quarto posto. Le prestazioni viste nelle prove libere tuttavia non escludono un risultato che avrebbe potuto essere persino migliore.
Tanti zero in classifica da Monaco per le rosse
A Monaco i punti persi sono da attribuire alla cattiva gestione della qualifica da parte del muretto. Senza l’esclusione di Leclerc nel Q1, considerando quanto accaduto in pista nel corso del GP e che il monegasco fosse stato più veloce di Vettel nel corso del weekend, il risultato ipotizzato vede il numero 16 al secondo posto e Vettel al terzo.
Il risultato del GP del Canada verrà considerato invariato ai fini della prudenza. Pur senza il lungo di Vettel o la penalizzazione dei commissari, non è da escludere che Hamilton sarebbe riuscito a sopravanzare il tedesco.
In Austria è proprio Vettel ad avere da recriminare. Senza mettere in discussione la vittoria di Max Verstappen, senza il problema di affidabilità nel Q3, il pilota del cavallino avrebbe con ogni probabilità conquistato un agevole terzo posto.
Allo stesso modo, gli incidenti commessi da Vettel a Silverstone e a Monza gli sono costati due quarti posti, se non qualcosa di più.
Chiude l’elenco dei punti persi la gara di Hockenheim. Impossibile dire se senza il problema in qualifica Vettel sarebbe riuscito a vincere, data la maestria di Verstappen sul bagnato. Quel che è molto probabile è che senza l’errore all’ultima curva costatogli il ritiro, Leclerc avrebbe conquistato un secondo posto come risultato minimo, davanti al proprio compagno di squadra.
Le classifiche costruttori
La classifica costruttori rivoluzionata senza gli errori della Ferrari sarebbe quindi la seguente:
Mercedes: 491
Ferrari: 425
In totale quindi i punti persi per la Ferrari sono stati 75, nelle ipotesi più prudenti. Nella classifica costruttori il distacco reale di 154 punti dalla Mercedes scende addirittura a 66, poco più di un terzo, il che avrebbe lasciato la stagione ancora aperta.
Andando ad analizzare la stagione Mercedes, si nota come i punti persi in proporzione siano decisamente minori rispetto alla Ferrari. I piloti delle frecce d’argento avrebbero potuto portare a casa un secondo e terzo posto in Germania, se non fossero andati a sbattere contro le barriere. Il finlandese inoltre recrimina un secondo e un terzo posto rispettivamente a Monaco, a causa del contatto con Verstappen ai box, e in Ungheria dopo il danneggiamento dell’ala anteriore. classifica F1
I punti persi dalle frecce d’argento quindi si fermano a 48 contro i 75 della Ferrari. Senza i pochi errori commessi, il vantaggio in classifica sarebbe ancora più ampio:
Mercedes 553
Ferrari: 335
Hamilton maestro del cinismo classifica F1
Per analizzare la stagione dei singoli piloti, partiamo dalla classifica attuale:
Hamilton: 284
Bottas: 221
Verstappen: 185
Leclerc: 182
Vettel: 169
Sulla base degli episodi evidenziati in precedenza, Leclerc appare come il pilota con più punti persi, ben 51.
La classifica piloti se il monegasco fosse stato esente da errori vedrebbe:
Hamilton: 277
Leclerc: 233
Bottas: 214
Il divario in classifica dal leader quindi sarebbe stato di 44 punti contro i 102 attuali.
Bilancio leggermente migliore per Vettel, che si ferma a quota 36 punti persi, ipotizzando un secondo posto sia in Bahrain che in Germania
Hamilton: 284
Bottas: 219
Vettel: 205.
Gli errori di Bottas sono costati al finlandese 32 punti e un divario in classifica che avrebbe potuto essere dimezzato, da 63 a 31 punti:
Hamilton: 284
Bottas: 232
Le occasioni mancate da Verstappen invece sono legate alla penalità subita a Monaco per unsafe release, ai ritiri per affidabilità a Monza e Spa, costati con ogni probabilità due quinti posti, e all’incidente con Vettel a Silverstone, senza il quale sarebbe arrivato a podio. Il bilancio quindi per l’olandese è di 21 punti lasciati per strada.
Hamilton: 284
Bottas: 224
Verstappen: 212
Quanto visto conferma quindi come il team e il pilota campioni del mondo siano anche campioni di finalizzazione. Per lanciare la sfida al prossimo campionato del mondi gli inseguitori dovranno lavorare anche su questo.