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F1 | Lutto nel mondo della Formula 1: morto Wilson Fittipaldi, fratello di Emerson

La Formula 1 è in lutto: è morto Wilson Fittipaldi, fratello del due volte campione del mondo Emerson.

Lutto nella Formula 1: Wilson Fittipaldi è morto. Secondo quanto apprendiamo, il fratello del due volte campione del mondo Emerson ci ha lasciati nella giornata odierna.

Nato a San Paolo il 25 dicembre 1943, Wilson cominciò la sua carriera nel mondo delle corse negli anni sessanta, guidando i kart. In seguito, il brasiliano passò alla Formula Vee, un campionato su quattro ruote con costi relativamente bassi rispetto alla F1.

Copyright: Miltenburg/RACEPICTURES.COM

Negli anni Settanta, Fittipaldi cominciò a correre in F3, passando poi alla F2, dopo aver ottenuti risultati discreti. Il debutto nella massima categoria avvenne nel 1972, quando venne ingaggiato dall’allora scuderia inglese Brabham.

Fittipaldi vi rimase legato fino all’anno successivo, quando si trovò a condividere il box con la stella nascente Carlos Reutemann. Nel 1974, non riuscendo a competere con il suo compagno di squadra, Wilson si prese un anno sabbatico; tornerà in Formula 1 l’anno seguente, correndo con una propria scuderia Copersucar.

I risultati deludenti lo convinsero a chiudere per sempre con la categoria, lasciando il posto al fratello Emerson. Ormai diventato una meteora, Wilson Fittipaldi continuò a lavorare dietro le quinte nel mondo delle corse, e negli anni Novanta si dedicò a seguire suo figlio Christian, che stava muovendo i primi passi nel motorsport.

Wilson Fittipaldi è morto oggi, 23 febbraio 2024, all’età di 80 anni, per arresto cardiaco. Il mese scorso, l’ex pilota di Formula 1 era stato ricoverato in ospedale.

In quell’occasione, il brasiliano si era strozzato con un pezzo di carne, e i suoi familiari lo avevano subito trasportato d’urgenza nella struttura ospedaliera. Prima è stato rianimato, poi sedato e intubato, suscitando preoccupazione tra gli appassionati di F1, che attendevano notizie sulle sue condizioni.

Crediti immagine di copertina: Getty Images

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