Max Verstappen ha risposto ironicamente agli attacchi di Zak Brown che è tornato sulle manovre dell’olandese in Austria.
Continua la battaglia tra Red Bull e McLaren. Non tanto tra i piloti, ma ai livelli superiori. Zak Brown, infatti, non ha criticato ancora il comportamento di Max Verstappen in Austria e la risposta dell’olandese non si è fatta attendere.

Se Norris ha fatto un passo indietro nelle sue dichiarazioni, lo stesso non si può dire del suo CEO. Nel venerdì di Silverstone, infatti, Brown non si è certo risparmiato nei confronti del team di Milton Keynes.
“Fino a quando nessuno dirà a Max che qualcosa non è permesso, lui continuerà a farlo. […] Dobbiamo avere rispetto per le regole. Ma tra regolamenti finanziari, quelli sportivi e varie questioni con i padri, questo non è un bel modo di gareggiare”.
Zak Brown ha anche proposto di passare ad avere steward a tempo pieno per mantenere uniformità di giudizio. Quando però è stato chiesto a Verstappen cosa ne pensasse di questa proposta del CEO McLaren, l’olandese ha liquidato tutti con un “Zak Brown chi?”, prima di mettersi a ridere ed andarsene.
Verstappen contro i media inglesi
Il pilota Red Bull è stato molto più diplomatico nelle sue dichiarazioni in questo weekend, come già aveva fatto a Spielberg. L’olandese, infatti, ha in più battute sottolineato come a lui importasse solo del suo rapporto con Norris.
“Anch’io sono rimasto deluso da quello che è successo in Austria. Ma non è necessario gridare subito tutto alla telecamera. L’importante è che ci si capisca tra di noi [tra lui e Norris]”.
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Tuttavia Verstappen, parlando al Daily Mail, non ha risparmiato una frecciatina alla cordata inglese che lo ha criticato dopo il contatto al Red Bull Ring.
“L’80-85% dei media in F1 è inglese. Sono la forza dominante. Naturalmente, la maggior parte di loro preferirebbe che sia un pilota della loro nazionalità ad avere successo. È naturale quindi che in caso di incidente prendano le difese del proprio connazionale”.
“Anche la maggior parte degli ex piloti è britannica”, ha concluso l’olandese. “Parlano un po’ a senso unico”.
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Copertina © Red Bull Content Pool