Mercedes come Red Bull con Vettel: Hamilton non potrà portare ingegneri con sé in Ferrari, ma c’è un’alternativa.
Ufficializzato il trasferimento di Lewis Hamilton in Ferrari dal 2025, tra i media si è scatenato il toto-ingegnere per capire chi, tra i fedelissimi dell’inglese, lo avrebbe seguito in rosso.
Si sono così susseguiti i nomi di Peter Bonninghton, storico ingegnere di pista di Lewis, e dei tecnici Andrew Shovlin e Riccardo Musconi.
Niente da fare. Come riportato da Motorsport.com, nel contratto che Hamilton ha siglato con Mercedes sarebbe presente una “non-poaching clause“.
Si tratta, a tutti gli effetti, di una clausola di “non concorrenza” che impedisce a Lewis di portare con sé alcuni ex colleghi sottraendoli a Mercedes.
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La presenza di questo tipo di pattuizioni, per la verità, non è una novità in F1. Le squadre da tempo utilizzano questa misura nei contratti dei top manager così come in quelli di alcuni piloti.
Un episodio simile si verificò anche sul finire del mondiale 2014. Alonso, dopo il divorzio con Ferrari, riuscì a portare con sé l’ingegnere di pista Andrea Stella in McLaren.
Lo stesso non fu permesso a Sebastian Vettel, pronto a sostituire lo spagnolo in rosso. Red Bull, infatti, proprio grazie all’inserimento di una “non-poaching clause” all’interno del contratto di Seb impedì a Guillaume “Rocky” Rocquelin (ingegnere di pista del tedesco) di seguire Vettel.
Ingegneri Mercedes in Ferrari: la strada alternativa
Impossibile, dunque, che Lewis porti con sé qualche rinforzo da Mercedes? Non necessariamente. Un accordo tra tutte le parti permetterebbe, comunque, un trasferimento a Maranello al netto della clausola di non concorrenza.
Al contempo è ragionevole credere che Mercedes, scottata dall’addio di Lewis, voglia evitare qualsiasi ulteriore perdita, specie in anni così delicati come quelli che precedono una rivoluzione regolamentare.
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